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DOSSIER: La Famiglia Più Potente Del Mondo: I ROTHSCHILD


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Scie Chimiche: Il fisico Corrado Penna parla riguardo al tema scie chimiche.(Articolo del 2012)

Scritto da Alberto Medici



Copio e incollo questo grande pezzo dell’ottimo Corrado, dal suo blog:


Un discorso per chi “non crede alle scie chimiche” perché sembra una storia di fant a credere” che ci siano uomini che spruzzino sostanze velenose perché altrimenti le respirerebbero anche loro

 Queste righe sono dedicate a te che dici “non credo alle scie chimiche perché mi sembra fantascienza”, oppure “non posso credere che spruzzino sostanze velenose perché le respirano loro stessi”.

Queste frasi ricalcano molto da vicino la famosa cantonata presa dallo scienziato Lavoisier (fondatore della chimica moderna): “Le meteoriti non esistono perché non ci sono pietre nel cielo”. Purtroppo per lui il fatto che le meteoriti esistano è la dimostrazione che in cielo ci sono delle “pietre” (asteroidi).


meteoriti di Orvinio

Alla stessa maniera il fatto che siano presenti in cielo tante scie da oscurare il sole, il fatto che i servizi meteo prevedano “innocue velature nuvolose” quando il cielo passa dall’azzurro al bianchiccio a causa del transito repentino di decine e decine di aerei con scia bianca al seguito, il fatto che in certi giorni si vede un solo aereo ogni mezz’ora (e senza scia) e quando arriva il buio ne passa uno al minuto, il fatto che in certi giorni passino 20 aerei ed in altri 500, mostra che ciò che avviene sulla nostra testa non è dovuto al traffico aereo civile.



Previsioni meteo per il Piemonte mercoledì 21 dicembre, dal sito 3bmeteo: “Soleggiato altrove, seppure con velature o stratificazioni alte e sfilacciate in transito“.


Queste non sono nuvole ma scie rettilinee, scie degli aerei espanse ore dopo il loro rilascio. La foto è proprio del cielo in Piemonte, il 21 dicembre

Ovviamente per verificarlo occorre osservare il cielo con costanza (fissarlo intensamente per 15 secondi ad intervalli di dieci o venti minuti) per almeno due o tre settimane. Ci vuole un po’ di impegno e di determinazione. Lo stesso dicasi per Lavoisier e le sue meteoriti: se si fosse messo d’impegno a fare ricerche con l’aiuto di alcuni assistenti anno dopo anno mese dopo mese, prima o poi avrebbe trovato le prove dell’esistenza delle meteoriti. Ma ci voleva impegno e determinazione; per contro Lavoisier era accecato dal pregiudizio che non esistessero pietre nel cielo.

È vero, sembra folle pensare che l’uomo avveleni i propri simili, ma non ti sei forse accorto che siamo pieni di discariche che tracimano pericolosi liquami? Di rifiuti tossici e nocivi dispersi in mezzo ai terreni agricoli? Di inceneritori che riempiono l’aria di diossina? Di ripetitori per telefonini ed altre pericolose antenne poste in pieno centro urbano, spesso a ridosso di scuole elementari?

È vero, sembra la trama di un film di fantascienza questa storia delle scie chimiche, ma non è fantascientifico pensare che gli amministratori di tanti comuni installino inceneritori nel proprio territorio quando ci sono esperienze positive ed economicamente vantaggiose di riciclo totale dei rifiuti? Questi amministratori avvelenano l’aria che essi stessi respirano e lo fanno coscientemente. E sanno in perfetta coscienza anche che l’uso degli inceneritori costituisce un costo per il sistema sanitario nazionale, dal momento che le persone avvelenate si ammalano con una certa facilità.

Il cibo che mangiamo è ormai pieno zeppo di pesticidi, diserbanti ed altri prodotti chimici che vengono utilizzati nell’agricoltura intensiva? Lo sai che esistono prodotti per l’agricoltura a base di arsenico? Lo sai che in diversi succhi d’uva concentrati utilizzati per dolcificare gli alimenti sono stati trovati elevatissimi valori di arsenico? Chi produce questi prodotti, chi vara le leggi, forse starà attento a non consumare certi particolari alimenti, ma non può evitare di mangiare pesticidi ed altri prodotti di sintesi chimica che si trovano ormai in quasi tutti i prodotti alimentari. Gli additivi alimentari permessi nel cibo sono passati nel giro di pochi decenni da una ventina a qualche centinaio, nonostante molti (ad esempio glutammato, aspartame, acesulfame, sucralosio) siano fortemente sospettati di essere tossici. Anche i cosmetici sono pieni di metalli pesanti. È fantascienza? No, è la realtà. Siamo attorniati dai veleni.

E come fare a dire che l’uso di tali sostanze sia redditizio? Dal momento che tali sostanze causano tutta una serie di malattie, essi costituiscono un costo per il sistema sanitario statale. È una cosa folle, senza senso, eppure è la concreta realtà. Tra l’altro un popolo malaticcio produce meno ricchezza, questo è palese.

Lo sai che le pentole di alluminio lo rilasciano lentamente nel corso della cottura? Che le medicine contro la gastrite contengono alluminio? Che si bevono bevande gasate nelle lattine di alluminio? Che i deodoranti sono tutti a base di alluminio? Che ci sono scienziati che propongono ufficialmente la dispersione di particolato di alluminio nell’aria per raffreddare la terra? Sì proprio l’alluminio che secondo noi si trova nelle scie chimiche … Questa è fantascienza? No, è la realtà. Ed è una realtà folle, insensata, in cui tutto va per il peggio ed alla fine l’umanità intera ne paga lo scotto.

Credi che sia assurdo che dei piloti spruzzino dei veleni nell’aria che essi stessi e le loro famiglie respirano, ma lo sai che esistono da molti anni i velivoli telecomandati? Si tratta di una tecnologia bellica ormai consolidata, già in uso durante la guerra in Afghanistan del 2001, e tutti gli eserciti del mondo si stanno dotando di una nutrita flotta di tali aerei (vedi gli articoli del giornalista pacifista Antonio Mazzeo sull’arrivo in Italia di diverse flottiglie di questi aerei).Non servono quindi nemmeno i piloti, basta un programma computerizzato che ne determini il piano di volo, e degli addetti al rifornimento cui viene intimato di non fare cenno a nessuno della propria mansione se non vogliono perdere il lavoro.

Quello che forse non hai capito è che ci sono intere amministrazioni comunali (per adesso sono 4) che hanno stilato una mozione contro le scie chimiche; queste amministrazioni si sono mosse in seguito alle segnalazioni di numerosi privati cittadini ed in seguito al fatto che diverse personalità illustri hanno spezzato il muro di omertà ed hanno tutti assieme la stessa cosa: aerei non identificati, senza segni di riconoscimento (basta prendere un buon binocolo per rendersene conto) sorvolano a quota bassa il nostro pianeta rilasciando bianche scie composte da bario, alluminio, manganese, nanofibre ed altre sostanze a dir poco tossiche per la salute umana.

Tra queste persone che nel corso degli ultimi anni hanno denunciato questo piano di avvelenamento occulto troviamo un ingegneri aeronautico, dei medici (Russell Blaylock), dei meteorologi (Cliff Harris, Scott Stevens), dei fisici (uno dei quali docente universitario), dei chimici (uno dei quali docente universitario), dei biologi, un ex ministro (Di Pietro), un ex dirigente dell’FBI (Ted Gunderson), una ex dipendente di una compagnia aerea, alcuni deputati che hanno presentato diverse interrogazioni parlamentari sulle scie chimiche (ad esempio Brandolini e Ciccanti) [È possibile visionare una rassegna di queste dichiarazioni e di altre prove al link:http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/05/le-prove-delle-scie-chimiche-una.html]

Se è fantascientifico pensare che dei piloti avvelenino l’aria che essi stessi respirano, non è forse altrettanto fantascientifico pensare che tutta questa gente si inventi storie strampalate su aerei fantasma che spargono intenzionalmente dei veleni? Nota bene che non si tratta dei classici “scemi del villaggio” o di persone che hanno tutto ad un tratto manifestato una serie di comportamenti alterati, ma di persone rispettate, con alle spalle una carriera di tutto rispetto nel proprio ambito lavorativo. Se fossero davvero “ridicole” queste storie sugli aerei che spargono veleni, perché mai queste persone insisterebbero tanto mettendo a rischio la propria credibilità e la propria carriera?

Per altro di piloti che spargono veleni sulla popolazione umana è piena la storia. Si va dall’uso dell’Agente Orange (defoliante contenente diossina) durante la guerra del Vietnam, ad una serie lunghissima di sperimentazioni di armi biologiche e chimiche sulla popolazione inconsapevole, sperimentazioni che hanno coinvolto (per ammissione ufficiale di enti governativi) alcuni milioni di persone. Il Ministero della Difesa britannico ha affermato pubblicamente che 2 milioni di britannici sono stati esposti ad agenti chimici (sostanze tossiche disperse nell’aria) e biologico (ovvero batteri e virus) nel corso di una serie di esperimenti compiuti in tutta la seconda metà del secolo scorso. L’articolo è ancora disponibile on line sul sito del quotidiano britannico Guardian. In esso si legge che una responsabile del ministero interpellata dal giornalista ha detto che non può pronunciarsi sull’attuale svolgimento di simili esperimenti. Se non ha saputo dire “no, non ne facciamo più” ma si è trincerata dietro una sorta di “segreto di stato” viene più di un sospetto [articolo disponibile in inglese su http://www.guardian.co.uk/politics/2002/apr/21/uk.medicalscience, e tradotto in italiano su http://scienzamarcia.blogspot.it/2011/01/milioni-di-persone-coinvolte-in-test-di.html].

I libri di storia insegnano che la seconda guerra mondiale ha visto intere città rase al suolo dai bombardamenti aerei: non erano veleni ma erano ugualmente mortali, ed erano spesso assolutamente INUTILI DAL PUNTO DI VISTA BELLICO.

Il bombardamento di Dresda, città lontana da qualsiasi industria bellica, è stato un semplice e puro massacro di almeno 200.000 persone, molte delle quali bruciate dalla sperimentazione delle bombe incendiarie. Le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki furono sganciate quando il Giappone era ormai militarmente allo stremo, e quando erano già in corso le trattative per la resa (vedi il libro “Non nel nostro nome” dello storico Howard Zinn, già pilota militare durante il secondo conflitto mondiale, pag 142 e 143).

Sebbene Tokyo fosse un obiettivo di una qualche validità ai fini della strategia bellica, anche il bombardamento di quella città nel corso della seconda guerra mondiale fu particolarmente brutale, e l’Italia stessa, da Milano a Messina, ha toccato con mano in quegli anni cosa volessero dire quei bombardamenti che venivano fatti “a tappeto” secondo la logica che distruggendo l’intera città se ne colpissero giocoforza anche le infrastrutture militari.

L’aeronautica militare è corresponsabile di almeno un milione di inutili morti in guerra, di un milione di morti che non sono servite a vincere la guerra, ma solo a straziare e decimare la popolazione.

Ma perché dirai ancora, chi ci governa dovrebbe ammorbare l’aria del pianeta? E intanto guarda cosa sta succedendo all’economia: l’Europa è risotto sul lastrico perché deve pagare gli interessi sugli interessi degli interessi di un debito accumulato nei confronti delle banche. Ormai avrai capito che la grande finanza e le grande banche la fanno da padroni e dettano legge, ma chiediti: a chi conviene ridurre sul lastrico l’intera Europa? Non dovrebbe convenire in teoria a nessuno, né finanziere, né banchiere, né industriale, né politico, né deputato … eppure stanno portando il sistema alla distruzione, e quando noi non avremo più soldi da spendere a causa della crisi l’economia si fermerà e saremo messi in ginocchio come la Grecia. Ma a chi conviene? A nessuno! Eppure TUTTI I POTERI FORTI stanno guidando l’economia europea (e mondiale) al collasso.

È assurdo, non ha senso che lo facciano, ma lo stanno facendo, esattamente come stanno cospargendo di sostanze velenose i nostri cieli. Il problema essenziale del resto non è perché lo fanno, ma se lo fanno. E lo fanno: invece di gestire un’economia solida, per poi eventualmente ricavare delle belle entrate dalle nostre tasse, chi ci governa sta lasciando che l’economia di disgreghi, che il popolo si impoverisca, che le imprese falliscano.

Se lo fanno occorre scervellarsi per trovare un perché, come gli scienziati del primo novecento sono diventati matti scoprendo le leggi misteriose della meccanica quantistica, in base alle quali un elettrone si comporta per certi versi come un’onda, mentre un’onda luminosa si comporta per certi versi come una particella. Nessuno di loro ha mai detto: “la fisica quantistica è una ridicola storia fantascientifica”, ma si sono arresi all’evidenza che le scoperte nel mondo delle particelle subnucleari portano ad un cambio di paradigma radicale: il mondo reale non è come si credeva che fosse.

Lo stesso dicasi per le scie chimiche: se in molti giorni stormi di aerei cancellano l’azzurro del cielo lasciando una patina bianca contemporaneamente su mezza Italia (e non solo nella zona sottostante ai corridoi aerei) come fare a negare l’evidenza? Le scie chimiche esistono, basta guardare il cielo ogni dieci minuti per qualche settimana per averne la conferma definitiva. Oppure basta guardare le foto di venti anni fa nei nostri vecchi album. Il traffico aereo è circa raddoppiato, le scie invece sono centuplicate, aumentate ad un ritmo esponenziale. Se esistono davvero siamo costretti a rivedere la nostra interpretazione della realtà, della società umana, del potere, delle istituzioni, e studiare concetti come massoneria, società segrete, sette esoteriche, cospirazioni, profezie …

E adesso veniamo alla fatidica domanda: che senso ha tutto questo? Le risposte plausibili sono diverse, e probabilmente ognuna contiene un po’ di verità.

La prima è che le scie chimiche servono a realizzare il più vasto programma di manipolazione mentale mai messo in atto su questo pianeta. I metalli pesanti diffusi nell’aria infatti colpiscono il sistema nervoso e causano un affaticamento di tutto l’organismo, secondo alcune segnalazioni nell’aria vengono diffusi anche sedativi e/o droghe, ed in ultimo la dispersione di particolato metallico permette di avere uno strato riflettente a circa 2/3 km di quota che confina nella zona sopra la superficie terrestre delle particolari frequenze elettromagnetiche, le frequenze ELF (frequenze estremamente basse) che sono poi le frequenze alle quali lavora il cervello umano.


disegno da un documento militare USA

Esistono una serie di brevetti e di studi (pubblicati talora persino dai quotidiani italiani ed esteri) sulla manipolazione mentale attraverso onde elettromagnetiche che interagiscono con le frequenze alle quali lavorano i nostri cervelli; con simili strumenti è possibile indurre apatia e rassegnazione.

La seconda è che chi ci governa non vuole la ricchezza (stanno generando una crisi economica che non porta ricchezza a nessuno) e nemmeno si accontenta di un potere dittatoriale: vogliono ridurci sul lastrico per poi costringerci ad accettare la loro soluzione: moneta elettronica e microchip innestato in ognuno di noi. Ricordati che l’hanno già innestato in TUTTI GLI ANIMALI DOMESTICI, e che lo stanno sperimentando su soldati, e sui malati afflitti da particolari patologie, negli Usa sono pronti ad innestarlo a mo’ di scheda del servizio sanitario nazionale. Non è fantascienza purtroppo, e col microchip, oltre acausare possibili tumori (ed altre malattie) nella zona dell’innesto, ci trasformeranno definitivamente in automi. Senza la manipolazione mentale realizzata attraverso l’uso delle scie chimiche questo progetto fallirebbe, la gente si rivolterebbe.

Poi per chi ha voglia di approfondire la questione, ci sarebbe anche molto di più.

Addendum sulla crisi economica:

Nessun organo di stampa menziona il signoraggio bancario, il fatto che la BCE sia una banca privata, ovvero che lo stato sia costretto a prendere soldi in prestito da un ente privato invece che battere moneta per conto proprio. La moneta che tu usi è gravata da debito sin dal momento dell’emissione proprio perché la BCE è privata e nessuno stato dell’Europa Unita può più prendere decisioni in materia monetaria. Chi ha tentato di combattere il signoraggio emettendo moneta statale a corso legale è morto ammazzato: Kennedy fu ucciso pochi mesi dopo avere tolto alla Federal Bank Reserve, banca privata, la possibilità di emettere moneta, restituendo tale prerogativa allo stato; uno dei primi provvedimenti del suo successore fu quello di bloccare il programma di Kennedy per una moneta di proprietà statale e non privata. Le coincidenze sono troppe. Tratto dal sito www.ingannati.it

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Meningite: Urca! Fa male la verità! GRAVISSIMA DISINFORMAZIONE E PROCURATO ALLARME

DAL SITO EPICENTRO: “IN ITALIA, L’INCIDENZA DELLA MENINGITE DA MENINGOCOCCO È MINORE RISPETTO AL RESTO D’EUROPA: OGNI ANNO VENGONO SEGNALATI CIRCA 200 CASI, PARI A 3 CASI OGNI 1.000.000 ABITANTI RISPETTO AD UNA MEDIA EUROPEA DI 14/1.000.000”.
E’ da sempre stato così con lievi oscillazioni che sembrano non seguire le vaccinazioni anti meningite: da notare infatti che i casi di meningite meningococcica risultano numericamente simili tra il 1998 (epoca pre-vaccinale) e il 2013. Solo dal 2009-2010 il vaccino è offerto gratuitamente a tutti i nuovi nati e solo dal 2012 è stato inserito nel Piano Nazionale Vaccinazioni. Addirittura proprio dal 2012 si nota un nuovo aumento di casi da sierogruppo C che risultano superiori ai casi della fine degli anni 90.
Da notare che negli anni 2003-2005 abbiamo avuto molti più casi di meningite da meningococco rispetto a quest’anno ma, non andando di moda conteggiare e mettere in prima pagina ogni caso con titoli allarmanti, nessuna psicosi di massa da meningite si è verificata.
«La meningite può essere determinata da diversi agenti batterici e virali, ha una bassa contagiosità, ossia solo una piccola parte di chi viene a contatto con l’infetto o il portatore si ammala a sua volta e quindi l’allarmismo delle ultime settimane non è giustificato dal punto di vista sanitario». Carlo Signorelli, presidente uscente della Società italiana di igiene (Siti) (5 Dicembre 2016);
_ Si definisce EPIDEMIA di meningite un’incidenza “superiore ai 100 casi ogni 100 mila” in un anno. Noi, come precedentemente scritto, siamo intorno a 0,3. Chiunque vada a dire in giro che vi è una qualche epidemia di meningite in Italia sta facendo una GRAVISSIMA DISINFORMAZIONE e PROCURATO ALLARME.
_ in Toscana negli anni 2015-2016, su una popolazione di 3 milioni e 750 mila persone, è stato riportato un lieve aumento di casi, portando l’incidenza a 0,83 casi nel 2015 e ancor meno nel 2016. Siamo sempre quindi ad un’incidenza BASSA (sempre ben al di sotto i 2 casi per 100 mila abitanti che caratterizzano i paesi a bassa incidenza di meningite).
Ma non solo, IN TOSCANA DAL 2015, A DIFFERENZA DI TUTTE LE ALTRE REGIONI, SI E’ INIZIATO AD USARE UN TEST MOLECOLARE CHE DIAGNOSTICA IL TRIPLO DEI CASI RISPETTO AI NORMALI ESAMI COLTURALI USATI NELLE ALTRE REGIONI. “E’ per questo che la regione Toscana sembra avere 3 volte più casi rispetto alle altre regioni”. Queste sono le inequivocabili parole di Chiara Azzari, responsabile centro di immunologia pediatrica ospedale Meyer.
Lo dicono loro quindi, l’aumento dei casi riportati, SOLO IN TOSCANA, è dovuto in gran parte, se non totalmente, al test usato! E questo nessuno lo specifica nei nostri media, tutti presi a far solo allarmismo e a spingere al vaccino come se fossimo in piena epidemia di meningite e come se il vaccino fosse innocuo come bere un bicchier d’acqua.
_ Cosa dicono le linee guida internazionali? 
L’ American Academy of Pediatrics così si è espressa nel 2014: “la vaccinazione di routine nei bambini in buona salute dai 2 mesi ai 10 anni non è raccomandata in assenza di un incrementato e persistente rischio di malattia meningococcica.”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda la vaccinazione su larga scala solo nei Paesi con tassi endemici alti (>10 casi/100.000 abitanti/anno) o intermedi (2-10 casi/100.000 abitanti/anno) di malattia invasiva meningococcica.
Noi, ricordo ancora una volta, siamo un Paese a BASSA incidenza di malattia meningococcica.
_ Chi sono i più colpiti? “L’incidenza maggiore del virus si è registrata nella fascia di età 20-29 anni… L’età media delle persone decedute è invece di 52 anni” Assessore regionale alla Sanità, Stefania Saccardi.
_ Il vaccino è efficace?
I dati parlano da soli. Nel 2016 in Toscana ci son stati 29 casi (e 6 decessi), 13 erano vaccinati, il 45% quindi. La vaccinazione può offrire una protezione individuale, può ridurre il rischio di contrarre la malattia, ma non funziona per tutti e l’efficacia pare essere di breve durata.
Il vaccino coniugato contro il meningococco C ha mostrato un’efficacia nei bambini del 97% entro un anno dalla vaccinazione, che diminuisce già al 68 % dopo 1 anno.
Uno studio inglese afferma solo l’8-12% dei bambini che avevano completato il ciclo vaccinale con 3 dosi avevano anticorpi protettivi a 4 anni
(Borrow R et al. Antibody persistence and immunological memory at age 4 years after meningococcal group C conjugate vaccination in children in the United Kingdom. Journal of Infectious Diseases, 2002, 186: 1353–1357).
In un altro studio solo il 25% dei bambini vaccinati in età compresa tra 2 mesi e 6 anni aveva anticorpi protettivi dopo 6 anni dall’inoculazione (Perrett K P et al. Antibody persistence after serogroup C meningococcal conjugate immunization of United Kingdom primary-school children in 1999–2000 and responseto a booster: A phase 4 clinical trial. Clinical and Vaccine Immunology, 2010,50:1601–1610).
Per il vaccino antimeningite quadrivalente “Menveo” (valido per i gruppi A, C, W135 e Y), l’ immunogenicità verso il siero gruppo C è risultata essere del 73% dopo un mese per ridursi al 53% 12 mesi dopo la vaccinazione nei bambini di 2-10 anni.
E anche il vaccino contro il meningococco B sembra essere poco efficace.
_ Per quanto riguarda gli effetti collaterali di questi vaccini si rimanda alla visione degli stessi bugiardini.
_ Come è la situazione in UMBRIA?
Si vorrebbe raccomandare il vaccino Men C anche in Umbria  ma i dati (vedi tabella sotto) parlano chiaro: l’umbria è tra le regioni in Italia con minor casi di meningite in assoluto. Pare proprio che da noi la meningite sia veramente un evento eccezionale.
Nessun testo alternativo automatico disponibile.
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MENINGITE? GRAVISSIMA DISINFORMAZIONE E PROCURATO ALLARME


Meningite? Gravissima disinformazione e procurato allarme
acciniinforma condivide le affermazioni del Dr. Tancredi Ascani 
MENINGITE, QUELLO CHE I MEDIA NON DICONO
tancredi-ascani
_ Si definisce a “bassa incidenza” un Paese che ha “meno di 2 casi di meningite meningococcica ogni 100 mila abitanti” in un anno.
Nel 2015 in Italia sono stati segnalati 196 casi di malattia invasiva da meningococco con un’incidenza pari a 0,32 casi per 100.000 (dati Epicentro). L’Italia si conferma quindi tra i Paesi a PIU’ BASSA INCIDENZA DI MENINGITE meningococcica in Europa.

NEGLI ALTRI PAESI EUROPEI, CON INCIDENZE BEN MAGGIORI DELLE NOSTRE, NON C’È NESSUNA EMERGENZA MENINGITE.

Nessun testo alternativo automatico disponibile.
DAL SITO EPICENTRO: “IN ITALIA, L’INCIDENZA DELLA MENINGITE DA MENINGOCOCCO È MINORE RISPETTO AL RESTO D’EUROPA: OGNI ANNO VENGONO SEGNALATI CIRCA 200 CASI, PARI A 3 CASI OGNI 1.000.000 ABITANTI RISPETTO AD UNA MEDIA EUROPEA DI 14/1.000.000”.
E’ da sempre stato così con lievi oscillazioni che sembrano non seguire le vaccinazioni anti meningite: da notare infatti che i casi di meningite meningococcica risultano numericamente simili tra il 1998 (epoca pre-vaccinale) e il 2013. Solo dal 2009-2010 il vaccino è offerto gratuitamente a tutti i nuovi nati e solo dal 2012 è stato inserito nel Piano Nazionale Vaccinazioni. Addirittura proprio dal 2012 si nota un nuovo aumento di casi da sierogruppo C che risultano superiori ai casi della fine degli anni 90.
Da notare che negli anni 2003-2005 abbiamo avuto molti più casi di meningite da meningococco rispetto a quest’anno ma, non andando di moda conteggiare e mettere in prima pagina ogni caso con titoli allarmanti, nessuna psicosi di massa da meningite si è verificata.
«La meningite può essere determinata da diversi agenti batterici e virali, ha una bassa contagiosità, ossia solo una piccola parte di chi viene a contatto con l’infetto o il portatore si ammala a sua volta e quindi l’allarmismo delle ultime settimane non è giustificato dal punto di vista sanitario». Carlo Signorelli, presidente uscente della Società italiana di igiene (Siti) (5 Dicembre 2016);
_ Si definisce EPIDEMIA di meningite un’incidenza “superiore ai 100 casi ogni 100 mila” in un anno. Noi, come precedentemente scritto, siamo intorno a 0,3. Chiunque vada a dire in giro che vi è una qualche epidemia di meningite in Italia sta facendo una GRAVISSIMA DISINFORMAZIONE e PROCURATO ALLARME.
_ in Toscana negli anni 2015-2016, su una popolazione di 3 milioni e 750 mila persone, è stato riportato un lieve aumento di casi, portando l’incidenza a 0,83 casi nel 2015 e ancor meno nel 2016. Siamo sempre quindi ad un’incidenza BASSA (sempre ben al di sotto i 2 casi per 100 mila abitanti che caratterizzano i paesi a bassa incidenza di meningite).
Ma non solo, IN TOSCANA DAL 2015, A DIFFERENZA DI TUTTE LE ALTRE REGIONI, SI E’ INIZIATO AD USARE UN TEST MOLECOLARE CHE DIAGNOSTICA IL TRIPLO DEI CASI RISPETTO AI NORMALI ESAMI COLTURALI USATI NELLE ALTRE REGIONI. “E’ per questo che la regione Toscana sembra avere 3 volte più casi rispetto alle altre regioni”. Queste sono le inequivocabili parole di Chiara Azzari, responsabile centro di immunologia pediatrica ospedale Meyer.
Lo dicono loro quindi, l’aumento dei casi riportati, SOLO IN TOSCANA, è dovuto in gran parte, se non totalmente, al test usato! E questo nessuno lo specifica nei nostri media, tutti presi a far solo allarmismo e a spingere al vaccino come se fossimo in piena epidemia di meningite e come se il vaccino fosse innocuo come bere un bicchier d’acqua.
_ Cosa dicono le linee guida internazionali? 
L’ American Academy of Pediatrics così si è espressa nel 2014: “la vaccinazione di routine nei bambini in buona salute dai 2 mesi ai 10 anni non è raccomandata in assenza di un incrementato e persistente rischio di malattia meningococcica.”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda la vaccinazione su larga scala solo nei Paesi con tassi endemici alti (>10 casi/100.000 abitanti/anno) o intermedi (2-10 casi/100.000 abitanti/anno) di malattia invasiva meningococcica.
Noi, ricordo ancora una volta, siamo un Paese a BASSA incidenza di malattia meningococcica.
_ Chi sono i più colpiti? “L’incidenza maggiore del virus si è registrata nella fascia di età 20-29 anni… L’età media delle persone decedute è invece di 52 anni” Assessore regionale alla Sanità, Stefania Saccardi.
_ Il vaccino è efficace?
I dati parlano da soli. Nel 2016 in Toscana ci son stati 29 casi (e 6 decessi), 13 erano vaccinati, il 45% quindi. La vaccinazione può offrire una protezione individuale, può ridurre il rischio di contrarre la malattia, ma non funziona per tutti e l’efficacia pare essere di breve durata.
Il vaccino coniugato contro il meningococco C ha mostrato un’efficacia nei bambini del 97% entro un anno dalla vaccinazione, che diminuisce già al 68 % dopo 1 anno.
Uno studio inglese afferma solo l’8-12% dei bambini che avevano completato il ciclo vaccinale con 3 dosi avevano anticorpi protettivi a 4 anni
(Borrow R et al. Antibody persistence and immunological memory at age 4 years after meningococcal group C conjugate vaccination in children in the United Kingdom. Journal of Infectious Diseases, 2002, 186: 1353–1357).
In un altro studio solo il 25% dei bambini vaccinati in età compresa tra 2 mesi e 6 anni aveva anticorpi protettivi dopo 6 anni dall’inoculazione (Perrett K P et al. Antibody persistence after serogroup C meningococcal conjugate immunization of United Kingdom primary-school children in 1999–2000 and responseto a booster: A phase 4 clinical trial. Clinical and Vaccine Immunology, 2010,50:1601–1610).
Per il vaccino antimeningite quadrivalente “Menveo” (valido per i gruppi A, C, W135 e Y), l’ immunogenicità verso il siero gruppo C è risultata essere del 73% dopo un mese per ridursi al 53% 12 mesi dopo la vaccinazione nei bambini di 2-10 anni.
E anche il vaccino contro il meningococco B sembra essere poco efficace.
_ Per quanto riguarda gli effetti collaterali di questi vaccini si rimanda alla visione degli stessi bugiardini.
_ Come è la situazione in UMBRIA?
Si vorrebbe raccomandare il vaccino Men C anche in Umbria  ma i dati (vedi tabella sotto) parlano chiaro: l’umbria è tra le regioni in Italia con minor casi di meningite in assoluto. Pare proprio che da noi la meningite sia veramente un evento eccezionale.
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Riproduzione consentita purché l'articolo non sia modificato in nessuna parte, indicando Autore e link attivo al sito
Fonte: http://www.vacciniinforma.it/2016/12/30/meningite-gravissima-disinformazione-e-procurato-allarme/4913
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Come capire e guarire i disturbi psicosomatici

Per poter parlare di disturbo psicosomatico è bene escludere l’esistenza di cause organiche, quindi è sempre bene, in caso di malessere prolungato, consultare un medico e fare degli accertamenti. Qualora non emergessero cause certe o il malessere proseguisse nonostante i tentativi di cura tradizionale, occorre interrogarsi in modo onesto e profondo su quali possono essere eventuali situazioni della nostra vita che in qualche modo ci infastidiscono, ci fanno soffrire, ci fanno stare male al punto da cercare, attraverso la malattia, di evitarle.

Il caso clinico

Per analizzare in maniera più esaustiva l’argomento, farò riferimento ad un ipotetico paziente che qui chiamerò Anna. La storia di Anna ci fa comprendere come l’incapacità di accettare e di reagire a un disagio emotivo possa implodere sul suo organismo a tal punto da canalizzare seri disturbi psicosomatici.
Anna, tutte le mattine si sveglia con un forte mal di testa, la sera difficilmente si addormenta subito, anzi, prima di addormentarsi è un continuo torturarsi. Spesso ha problemi gastrointestinali, tali da invalidarle l’esistenza. Ma i suoi malesseri non finiscono qua, anche il prurito, la stanchezza, il mal di schiena sono suoi compagni di vita.
Per comprendere al meglio il suo quadro clinico le pongo diverse domande, come:
“Anna quando si acutizzano i disturbi intestinali?”
La paziente risponde: “Non saprei, sto sempre male, pensi che spesso evito di uscire con gli amici per evitare brutte figure”.
Allora le chiedo ancora: “Quindi non esci mai?”
Anna risponde: “Beh, a volte mi lascio convincere dagli amici ed esco”
Le chiedo: “E quando sei con gli amici come ti senti?”
Anna mi risponde: “Strano dottoressa, quando sono con loro non accuso nessun tipo di malessere”
Adesso, la domanda che pongo a voi, al fine di farvi riflettere, è: perché quando Anna è con gli amici non si ammala mai, invece quando è a casa o lavoro….. ne ha sempre una?

Benvenuta nel mondo delle malattie psicosomatiche

L’ inconscio di Anna comunica con lei in questo modo, anche (e soprattutto) quando non lo vuole ascoltare. Perché Anna per non ascoltarlo fa di tutto: accetta passivamente le discussioni dei genitori, del marito, si lascia condizionare dal parere degli altri, si lascia gestire…insomma è un vivere in balia degli altri, e di conseguenza uno stress continuo!
Una dose di stress è sana e necessaria per poter reagire adeguatamente alla vita, ma come in tutte le situazioni di eccesso, può crearsi un sovraccarico nocivo.
Se viviamo in condizioni di ansia protratta, (quel genere di sensazioni di affaticamento estremo, di incapacità a reagire, di stanchezza anche quando non abbiamo fatto quasi niente, di disagio diffuso che non ci lascia mai), il nostro corpo dovrà utilizzare energie in dosi massicce.
Questo può esporci a maggior rischio di ammalarci, sia per un deficit di difese immunitarie, sia per una tendenza difensiva della nostra psiche di utilizzare il corpo come mezzo di evitamento del disagio psicologico (la malattia psicosomatica).
E finchè Anna non ascolterà il suo inconscio, andrà sempre dai medici; vuoi per farsi prescrivere un elettrocardiogramma, vuoi per una visita gastrointestinale, dermatologica, ecc.

Come vincere il malessere inconscio che ci fa ammalare?

Non esiste una formula magica e unica per tutti… purtroppo! Naturalmente il primo passo è accettare di avere un disagio profondo che cerca di parlarci, che vuole essere accolto, ascoltato e coccolato, una situazione che chiede a gran forza di essere risolta, al punto da fermarci, farci stare male anche fisicamente.
Ci vuole un pizzico di coraggio ed una buona dose di stanca disperazione per prendere la decisione di guardarsi dentro ed iniziare il cambiamento.
Per quanta paura faccia il cambiamento, portatore di novità ed incertezze, sarà sicuramente migliore della situazione dolorosa, pesante ed opprimente che ci ha portato a stare male, anche se la viviamo come rassicurante e conosciuta.

Il significato psicologico di alcuni malesseri

Emicrania
Prova a pensare alla somiglianza tra le circonvoluzioni cerebrali e quelle dell’intestino tenue: le prime digeriscono il mondo immateriale, le seconde quello materiale. Il mal di testa denuncia un eccesso di attenzione agli aspetti della nostra vita che cerchiamo di razionalizzare e controllare a tutti i costi. L’emicrania attira l’attenzione verso l’interiorità, a questo scopo scatena dei sintomi tali da richiedere l’evitamento degli stimoli esterni (fastidio verso la luce, scintillio, dolore intenso) e costringe il corpo al riposo. E’ il chiaro messaggio della necessità di integrare nella propria vita degli aspetti piacevoli ed estatici, ridimensionando l’ansia da prestazione.
Tachicardia
Quando le emozioni sono inespresse, talvolta represse, cioè nascoste e non accettate, il cuore ne risente e può “farsi sentire” attraverso un ritmo irregolare. E’ la denuncia della tendenza a razionalizzare i sentimenti, come la rabbia e la frustrazione, oppure può indicare uno stato di allerta. Spesso la tachicardia anticipa l’attacco di panico.
Insonnia
Si tratta di un disturbo dello spirito, indica l’aver perso la capacità di entrare in contatto con la propria interiorità. E’ come se la persona non riuscisse più a concedersi la possibilità di “abbandonare il controllo”, poiché il sonno è una piccola morte (i bambini in particolare vivono il distacco in modo molto intenso) dalla quale si può riemergere a “nuova vita”, vigore e benessere.
Infiammazioni del canale respiratorio
Siamo nel regno supremo della comunicazione, dello scambio tra mondo interiore e ambiente esterno. Il conflitto interiore non si riesce ad esprimere apertamente, ma lo si camuffa, lo si cela dietro alla tosse, al muco, impedendo di fatto alle situazioni che si vivono come pericolose, o non affini a noi, entrino attraverso i condotti respiratori. In questo grande contenitore troviamo anche le allergie, che coinvolgono un numero sempre maggiore di persone e che simbolicamente sono molto interessanti.
Articolazioni
Le persone che soffrono di dolori articolari sono quasi sempre molto esigenti nei confronti di se stessi o della propria cerchia. A volte appaiono agli altri come molto flessibili, ma la loro docilità è dettata dalla paura e da una sensazione di impotenza di fronte a figure autoritarie. Sono presenti in queste persone sentimenti di collera e da un senso di rivolta, tenuti entrambi sotto silenzio, ma inevitabilmente espressi dal corpo per mezzo di questo particolare disagio.
Mal di schiena
Il nostro corpo, sotto l’effetto di una umiliazione, tende a “piegarsi” o meglio a “ripiegarsi” su noi stessi. La schiena ricurvata segue frequentemente profondi disagi affettivi: la sofferenza ci “piega” (fardelli troppo pesanti da portare).
Il ginocchio (condizione di inferiorità)
Il dolore può esprimere il grande disagio a vivere delle situazioni “umilianti”: rifiuto di sottomettersi.
Apparato respiratorio
Le vie respiratorie sono le vie di comunicazione (scambio tra l’ambiente interno e l’ambiente esterno), dove entra la vita, che verrà poi distribuita dal sangue in tutto l’organismo. Le malattie degli organi della respirazione traducono gli scambi con l’ambiente circostante per quel che riguarda il nostro bisogno di “aria”, spazio e autonomia. Ci possono segnalare un’assenza di gusto per la vita, la perdita di desiderio di continuare a vivere, o anche un senso di colpa devastante.
Laringite (infiammazione del canale respiratorio)
E’ un modo di soffocare la comunicazione quando dobbiamo parlare con qualcuno che è vissuto come l’autorità.
Gastrite
Collegata alla collera perché non ci sentiamo rispettati o apprezzati per quanto valiamo. Il nervosismo e i disagi emotivi sono spesso responsabili. Il famoso “bruciore allo stomaco” parla della presenza di un fuoco che brucia all’interno, ma che non si esprime mai sotto forma di rabbia e ribellione (rabbia inespressa).
Psoriasi (una spessa corazza per isolarsi dal mondo)
Vengono colpite, in genere, persone ipersensibili che hanno un gran bisogno dell’amore degli altri.
Candida e Herpes vaginale
Il bruciore dell’herpes richiama, a livello simbolico, il “fuoco” e al bisogno costante di purificazione. Per certi versi questa sintomatologia consente al soggetto di espiare certe esperienze peccaminose. Se invece l’herpes si associa anche alla Candida, il dualismo regola-trasgressione, santità-peccato viene rafforzato da un “imbianchimento” (fungo): manifestando tutto il suo “candore” come se si volesse mostrare la sua pulizia morale, a dispetto del comportamento particolarmente trasgressivo
Purtroppo abbiamo perso la capacità di ascoltarci, di accogliere ciò che ci accade come necessario, soprattutto se non lo comprendiamo o non corrisponde a ciò che crediamo sia valido per noi, e di fidarci di noi stessi.
E’ questa capacità che dovremmo recuperare per poter vivere davvero in armonia ed in una condizione di equilibrio psico-somatico.
Diceva Martin Luther King….”Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori”    da psicoadvisor.com/
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Cose che nessuno vi dice: 145.000 bambini morti a causa dei vaccini negli ultimi 20 anni. Notizia del 2013


145.000 bambini morti a causa dei vaccini negli ultimi 20 anni

Il programma di vaccinazione infantile raccomandato è cambiato radicalmente nel corso degli anni, arrivando ormai a toccare la media  di 30 vaccini, tra cui molteplici combinazioni, prima dell’età di sei anni.
E in molti casi, i medici e gli infermieri somministrano una mezza dozzina o più di vaccini tutti in una volta nel corso di una sola visita per risparmiare tempo. Ma secondo i dati di  Vaccine Adverse Events del governo Reporting System (VAERS), 145.000 o più bambini sono morti nel corso degli ultimi 20 anni a causa di questo approccio di vaccino multilo, e alcuni genitori sono consapevoli di questo fatto sconvolgente .
In uno studio recentemente pubblicato sulla Human & Experimental Toxicology Journal, i ricercatori hanno valutato il numero complessivo di ricoveri e decessi associati a vaccini somministrati tra il 1990 e il 2010, e confrontato questi dati al numero di vaccini somministrati in una sola volta per i singoli bambini. Ospedalizzazioni e decessi dovuti a una dose di vaccino sono stati confrontati con i decessi avvenuti con somministrazioni da due a otto dosi di vacino insieme. I ricercatori hanno anche valutato l’ospedalizzazione complessivo e tassi di mortalità associati con le dosi di vaccino combinato: 5-8 dosi di vaccino combinato, e 1-8 dosi di vaccino combinato.
Dopo l’analisi, il team ha scoperto che più vaccini un bambino riceve in una sola volta, più è probabile che lui o lei possa subire una reazione grave o addirittura possa sopraggiungere la morte.
Secondo Heidi Stevenson di Gaia Salute, per ciascun vaccino supplementare che un bambino riceve, la sua probabilità di morte aumenta del 50 per cento – e con ogni dose di vaccino supplementare, le probabilità di dover essere ricoverato in ospedale per gravi complicanze si duplicano . I genitori dei bambini che hanno controindicazioni  dopo un solo vaccino tende a cessare ulteriori vaccinazioni, suggeriscono i dati.
Il numero totale dei ricoveri e decessi segnalati per un solo vaccino era superiore al numero riportato dopo due, tre, quattro o anche vaccini. Anche se il motivo preciso di questo è sconosciuto, si ritiene che i neonati per lo più rientrano in quella categoria di vaccino, e quelli che sono vittime di un singolo vaccino tende a non avere più i vaccini. Una volta che un bambino raggiunge cinque vaccinazioni, tuttavia, il tasso di ospedalizzazione e di morte sale drammaticamente.
“I nostri risultati mostrano una correlazione positiva tra il numero di dosi di vaccino somministrate e la percentuale di ricoveri ospedalieri e di decessi segnalazioni al VAERS,” hanno scritto gli autori nella loro conclusione. “Inoltre, i bambini più piccoli hanno una probabilita’ significativamente piu’ grande rispetto ai bambini più grandi di essere ricoverati in ospedale o di morire dopo aver ricevuto vaccini. Dal momento che i vaccini vengono somministrati a milioni di bambini ogni anno, si sa’ per certo che le autorità sanitarie possiedono dati scientifici provenienti da studi di tossicità sinergica su tutte le combinazioni di vaccini che i bambini sono suscettibili di ricevere. “ Fonte: siamolagente.altervista.org
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