L’inquinamento atmosferico produce ansia, lo dice uno studio pubblicato sul British Medical Journal il 24 marzo scorso condotto da Melinda Power della Università di Harvard. Sono già noti i problemi riguardanti l’apparato respiratorio, ma questo studio va oltre, asserendo che le polveri sottili finiscono nel sangue, producendo uno stress ossidativo a livello polmonare e una infiammazione del tessuto cerebrale che erode le abilità cognitive, rendendo sempre più scadente l’attenzione e la memoria.
Bene che se ne parli, e che vengano alla luce i danni che l’inquinamento può produrre, ma siamo ancora ben lontani da una reale percezione dei crimini che si stanno attuando contro l’umanità. Non sto parlando di un “normale” inquinamento dovuto allo smog, ma degli effetti delle irrorazioni attraverso le Scie Chimiche.
Roba da complottisti penseranno in molti, magari sorridendo e facendo spallucce di fronte ad un fenomeno che viene irriso da più parti, ma di cui subiamo gli effetti quotidianamente ad ogni latitudine di questo pianeta. I cieli anni fa erano diversi, non erano solcati dalle Scie Chimiche con questa intensità crescente, erano azzurri, un colore che va scomparendo.
Non occorre una strumentazione sofisticatissima come quella del meccanico della Ferrari, personaggio comico della trasmissione televisiva Zelig, bastano i 5 sensi e la voglia di mettersi in gioco, di sperimentare, uscendo dai propri automatismi, tirando fuori la testa dalla sabbia. Per quanto mi riguarda ho fatto così, giungendo alla conclusione che in corrispondenza delle irrorazioni delle Scie Chimiche, ognuno dei 5 sensi mi comunicava disagio.
La pelle si irritava, gli occhi cominciavano a lacrimare, dell’olfatto non ne parliamo, lo stesso dicasi per il gusto che ti fa percepire il veleno che si respira, per non parlare della vista, che tende a calare in corrispondenza di questi fenomeni. Nessuno vuole convincere nessuno, ma cominciate a sperimentare, affinate la vostra percezione, datevi disponibili a modificare gli automatismi, e vi renderete conto, forse, che le Scie Chimiche sono una calamità.
A questo proposito vi invitiamo alla Manifestazione Nazionale contro le Scie Chimiche che si terrà a Bologna il 18 aprile prossimo http://riprendiamociilpianeta.it/portfolio/appello-per-la-manifestazione-nazionale-contro-le-scie-chimiche/ per fare sentire la nostra voce, avendo scelto di non essere complici dei disegni criminali delle multinazionali che stanno devastando il pianeta sotto ogni profilo.
Ben venga quindi, la “scoperta” pubblicata sul British Medical Journal, ma è veramente la punta dell’iceberg, se pensiamo agli OGM, alle nanoparticelle, a tutti i virus elaborati in laboratorio compresi i medicinali chimici, per non parlare dei pesticidi. Un bell’elenco non c’è che dire, che mette a rischio l’integrità ed il mantenimento del DNA umano… vuoi vedere che qualcuno lo percepisce come minaccia al punto tale da volerlo modificare? Che siano gli alieni? Beh, secondo me, un essere umano vero se ne guarderebbe bene dall’agire in questo modo.
Non si può stare a guardare senza fare nulla, e non possiamo neanche fermarci davanti alla possibilità di ansia percepita dovuta all’inquinamento, qui è in gioco altro, è in gioco la sopravvivenza dell’umanità. Le persone sono sempre più tristi e devitalizzate, aggirandosi ormai come rapite all’interno di una collettività che erode gradatamente fette di umanità.
Siamo sottoposti a veleni di ogni tipo, e i dati dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro lo dimostrano: ogni giorno in Italia si scoprono 1000 nuovi casi di cancro, stimando che, nel corso della vita, un uomo su 2 e una donna su 3 si ammalerà di tumore. Qualcuno avrà pure interesse a spargere veleni, per poi proporti cure miracolose che andranno ad alimentare ulteriormente l’insorgere delle malattie.
Sono dati da sterminio, in questo, che pare essere un grande campo di concentramento planetario, nel quale sfruttare ed eliminare tutto ciò che si frappone all’invasione malvagia di esseri alieni a questa umanità.