Dopo aver denunciato la presenza di due sostanze pericolose nel mix di insetticidi che dovrebbe sconfiggere la Xylella fastidiosa (ecco quali sono e quali conseguenze su salute e ambiente), dal Movimento 5 Stelle Europa arriva adesso la proposta.
Ci sono dei metodi che possono evitare l'uso su larga scala di pesticidi.
La portavoce tarantina Rosa D'Amato ha organizzato a Bruxelles una tavola rotonda. Per la prima volta sono stati messi attorno allo stesso tavolo i rappresentanti della Commissione europea, i tecnici dell'Efsa (l'autorità europea per la sicurezza alimentare), i rappresentanti dei cittadini, gli scienziati e gli agricoltori. Senza il dialogo non si possono trovare soluzioni condivise eNON DANNOSE per sconfiggere il batterio della Xylella.
I tecnici dell'Efsa sono contrari all'irrorazione di insetticidi su larga scala. In una lettera hanno scritto che: "l'uso intensivo di trattamenti insetticidi per limitare la trasmissione di malattie e controllare l'insetto vettore può avere conseguente dirette e indirette sull'ambiente modificando intere reti alimentari con effetti a cascata".
I tecnici dell'Efsa sono contrari all'irrorazione di insetticidi su larga scala. In una lettera hanno scritto che: "l'uso intensivo di trattamenti insetticidi per limitare la trasmissione di malattie e controllare l'insetto vettore può avere conseguente dirette e indirette sull'ambiente modificando intere reti alimentari con effetti a cascata".
In particolare, "i trattamenti insetticidi su larga scala rappresentano unRISCHIO PER LA SALUTE UMANA E ANIMALE". L'Efsa, inoltre, non ha ancora dati definitivi sulla potenziale contaminazione della vite. La reazione della Francia che ha imposto l'embargo a 102 specie vegetali pugliesi è dunque ingiustificata. E' evidente che le ragioni sono altre, forse commerciali?
La soluzione emersa dalla tavola rotonda è quella di utilizzare misure alternative compatibili con la produzione biologica, come quella di massicci trattamenti con prodotti chimici di sintesi, che possono contenere l'insetto vettore del batterio. FederBio ha elaborato un piano di contenimento delCo.di.ro. senza abbandonare il biologico. Basta uno sfalcio per allontanare il parassita.
L'emergenza può essere gestita con la buona prassi di coltivazione dell'uliveto (piante trappola, reti anti insetto, caolino). In Italia, nel rispetto delle norme Ue, si possono utilizzare sostanze corroboranti, in grado di incrementare le difese della pianta (propoli, oli vegetali, polvere di pietra o di roccia, olio essenziale di arancio, azadractina). La direttiva 128/2008 stabilisce il framework comunitario per l'uso sostenibile dei pesticidi. Utilizziamo quelle regole.
Il rappresentante della Commissione europea si è detto favorevole a cercare soluzioni alternative. "L'importante è risolvere il problema", ha dichiarato. Adesso tocca al governo italiano e alla Regione Puglia attuare un nuovo piano operativo che contenga queste proposte di buon senso.
Vuoi sapere cosa sta succedendo all'economia pugliese per colpa di Xylella e del piano Silletti? Ascolta queste interviste:
Tratto da: http://www.beppegrillo.it/