Riconoscere i sintomi di un inizio di infarto e i relativi fattori di rischio, può salvare numerose vite
L’infarto, occupa il primo posto in classifica tra le maggiori cause di morte più diffuse ai giorni nostri, negli Stati Uniti e anche in Italia. Questo dato di fatto costituisce un motivo in più per documentarsi su quali siano le cause principali di un infarto del miocardio: la parola stessa ne indica il significato, “Mio” è riferito al muscolo, “cardio” sta per cuore e “infarto” significa morte del tessuto per carenza di ossigeno.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha definito quali sono i 5 fattori che influiscono ad incrementare l’esposizione a un infarto miocardico:
- Diabete, può manifestarsi dall’infanzia o più comunemente nelle persone di mezza età e/o in sovrappeso.
- Obesità, elevata percentuale di grasso presente nel corpo, di conseguenza elevato livello di colesterolo presente nel sangue, pressione alta e diabete, aumentando il rischio di malattie al cuore.
- Alimentazione scorretta, soprattutto dopo un episodio di infarto è fondamentale seguire una dieta corretta, suggerita da un medico.
- Eccessiva assunzione di tabacco e alcool, in particolar modo il fumo causa il danneggiamento delle arterie, dando luogo alla formazione di colesterolo e di altre sostanze che ostruiscono l’afflusso del sangue. Inoltre può portare alla formazione di coaguli di sangue mortali che inducono l’infarto. Anche l’eccessiva assunzione di alcool può aumentare la pressione sanguigna e i livelli di trigliceridi, aumentando i rischi di attacco cardiaco.
- Inattività fisica, un buon livello di esercizio fisico riduce il rischio di infarto e favorisce la riduzione della pressione sanguigna alta. Mentre l’inattività fisica causa l’aumento del colesterolo nel sangue e l’obesità.
Infarto Sintomi: i campanelli di allarme da non sottovalutare
I sintomi di un attacco di cuore, possono arrivare senza alcun preavviso ed è bene essere informati su come si manifestano, a scopo preventivo.
Qui di seguito i 4 sintomi più diffusi:
- Sensazione di pressione al torace, si tratta del sintomo più comune che si presenta come un dolore o fastidio al petto, può durare pochi minuti o sparire e ripetersi in futuro. Questo dolore solitamente si espande anche a spalla, braccio, schiena, denti e mandibola.
- Prolungata ed eccessiva sensazione di affaticamento, dovuta al restringimento delle arterie e all’insufficiente afflusso di sangue al cuore.
- Vertigini e sudorazione fredda (anche questo sintomo è dovuto alla cattiva circolazione del sangue).
- Raffreddore o sintomi influenzali, in base a delle statistiche è stato rilevato essere uno dei sintomi che si presenta qualche giorno prima di un infarto. Da non sottovalutare specie se si manifesta di frequente.
Curiosità:
Si parla di infarto intestinale, quando i vasi sanguigni che affluiscono all’intestino, si ostruiscono riducendo l’afflusso di sangue, causando dolore e lesioni permanenti all’intestino. I sintomi possono verificarsi improvvisamente o in maniera graduale e riguardano: dolori all’addome, attacchi frequenti di diarrea, addome gonfio, tracce di sangue nelle feci, nausea, vomito, febbre e perdita di peso involontaria.
Altra categoria è quella dell’infarto polmonare, anch’esso derivante dall’insufficiente o assente afflusso di sangue ai polmoni che causa la necrosi di parte del tessuto che li costituisce. I fattori che incrementano il rischio di un infarto polmonare sono: il fumo, l’arteriosclerosi, deficit motori, tumori in atto, l’assunzione di pillola anticoncezionale, interventi chirurgici alle ossa e la presenza di vene varicose.