di Rosario Marcianò
Come è noto, con la sigla H.A.A.R.P. si intende un gigantesco sistema di antenne ubicate a Gakona (Alaska), il cui scopo ufficiale è lo studio della ionosfera, ma che in realtà è una potente arma per manipolazioni climatiche e tettoniche. La sigla sta per High Frequency Active Auroral Research Program. Occorre ricordare che impianti simili, detti anche “riscaldatori ionosferici”, ma di potenza minore – esistono da tempo a Arecibo in Puerto Rico, a Nizhny Novgorod in Russia e Dushanbe in Tagikistan, a Niscemi, in Italia.
H.A.A.R.P. si basa su due brevetti del fisico Bernard J. Eastlund, il quale li cedette poi al Pentagono. I brevetti sono il #4,686,605, #4.712.155 ed il #5.038.664.
I brevetti Eatlund si basano in realtà sugli studi dello scienziato serbo Nikola Tesla.
Tesla è conosciuto soprattutto per il suo rivoluzionario lavoro ed i suoi numerosi contributi nel campo dell’elettromagnetismo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. I suoi brevetti ed il suo lavoro teorico formano la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata (CA), compresa la distribuzione elettrica polifase ed i motori a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale.
Ma torniamo ad H.A.A.R.P…. L’impianto H.A.A.R.P., composto da 180 antenne che, lavorando all’unisono, inviano onde radio nella ionosfera, riscaldandola e quindi causandone la sua temporanea deformazione. Per questo motivo molti ricercatori imputano lo spostamento delle correnti a getto, che sono alla base del clima mondiale, all’attività delle stazioni H.A.A.R.P. dislocate in punti strategici del globo.
La ionosfera, date le sue peculiari caratteristiche elettriche, viene da sempre sfruttata per comunicazioni transoceaniche, collegamenti aerei e satellitari, comunicazioni militari e per sistemi di sorveglianza. I segnali trasmessi da e verso i satelliti, impiegati nelle comunicazioni e nella navigazione, devono passare per la ionosfera; sempre tenendo conto che la corrente trasportata da quest’ultima può cambiare drasticamente sotto l’influenza solare.
Si sa che i terremoti interagiscono, per stessa ammissione della N.A.S.A., con la ionosfera: infatti molti dei sismi che sono occorsi negli anni recenti, sono stati preceduti da fenomeni inspiegabili. Ad esempio, il terremoto che squassò il Tang Shan in Cina, del 28 luglio 1976, in cui morirono 650.000 persone, fu preceduto da un bagliore causato dalle onde a bassa frequenza irradiate dai Sovietici per riscaldare la ionosfera.
Nel sito ufficiale H.A.A.R.P. (www.haarp.alaska.edu), il progetto viene descritto come un “tentativo scientifico volto a studiare le proprietà ed il comportamento della ionosfera per riuscire a capire e migliorare i sistemi di comunicazione e di sorveglianza, sia per scopi civili che di difesa”.
All’atto pratico, però, si tratta di un sistema tecnologico militare capace di scannerizzare il sottosuolo alla ricerca di basi segrete sotterranee o silos di missili; in grado di interrompere tutte le comunicazioni Hertz, emettere onde ELF, modificare il tempo atmosferico, provocare terremoti o tsunami e bloccare ogni apparato elettronico.
Per Magda Haalvoet, eurodeputata belga, siamo di fronte ad un tipo di armamento che implica conseguenze tecnologiche disastrose e mette in pericolo la democrazia delle Nazioni. Un’arma che agisce sulla ionosfera con conseguenze imprevedibili ed indescrivibili, presentato dal Pentagono come un innocuo esperimento, un’innocente ricerca tesa a migliorare le comunicazioni…
180 antenne che, lavorando di concerto, riescono a produrre a terra, sparando sulla ionosfera una ricaduta a terra di 10 gigawatt (10 miliardi di miliardi di watt). 1w = 130 decibel (jumbo al decollo). Se moltiplichiamo 1 w per migliaia di volte… si immagini la ricaduta al suolo: esplosioni radianti a qualsiasi altezza, terremoti a qualsiasi profondità, manipolazione del clima, innalzamento della temperatura dell’aria…
Ma… come funziona H.A.A.R.P.?
L’impianto H.A.A.R.P., come si accennava, è costituito da un trasmettitore capace di inviare onde elettromagnetiche sulle onde corte comprese tra 2,8 a 10 MHz con una potenza di 960 kW. Due frequenze spesso usate sono 3,39 e 6,99 MHz. Ma l’imbroglio del programma risiede già nella denominazione High frequencies. Chi mastica un po’ di fisica acustica sa benissimo che si possono emettere in maniera pulsata due frequenze ultrasoniche, sfasate di poco (ad esempio 9.000 Hz e 8.996) ed avere a terra una risultante differenziale pari a 4 Hz, che va ad occupare, disturbandola, la banda di oscillazione concernente le onde Teta, ossia quelle che il cervello emette durante la fase del sonno REM, sul limitare del sonno profondo e cioè frequenza comprese tra 4 e 7 Hz.
Come è noto, il cervello emette delle onde elettromagnetiche di differente frequenza. La “realtà” viene percepita ed interpretata in base a queste onde che variano, a seconda delle condizioni in cui si trova la persona.
Da ciò si può dedurre che uno dei programmi in cui è sicuramente coinvolto H.A.A.R.P., oltre che, come abbiamo visto, alla manipolazione climatica, è il controllo mentale di intere popolazioni. H.A.A.R.P può essere infatti adoperato per controllare la mente umana. Le onde E.L.F. hanno dimostrato effetti sugli stati mentali. Si possono innescare cambiamenti d’umore enormi con specifiche frequenze. Il cervello umano opera su frequenze molto basse. Il cervello è in grado di produrre onde alfa, beta, delta, theta. Quando si medita, le onde sono di 8 cicli al secondo, durante il sonno di 4 cicli. H.A.A.R.P. è in grado di generare tutti questi segnali.
Insonnia, problemi del sonno R.E.M., modificazione dei cicli circadiani, ansia, depressione, irritabilità… possono essere le conseguenze di queste… “trasmissioni indesiderate”.
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