MAPPA STAMPA tradotta da NoGeoingegneria
Un film di Matthias Hancke
BREVE SINTESI
OVERCAST è un documentario innovativo su un fenomeno che molti di noi riterrebbero normale: le scie degli aerei che si allargano fino a diventare nuvole, coprendo il cielo e bloccando l’irradiazione solare. Per alcune persone tuttavia, queste scie costituiscono il più grande crimine ambientale nella storia dell’umanità.
Basandosi sulle prime idee elaborate nel 1974, gli scienziati hanno sviluppato la tecnologia base necessaria per il controllo climatico. Degli aerei sarebbero impiegati per disperdere ingenti quantità di prodotti chimici nocivi in atmosfera al fine di riflettere la luce solare nello spazio. Le commissioni parlamentari degli Stati Uniti, come quelle del Regno Unito, hanno già creato le condizioni legali per implementare questa tecnologia.
D’altronde perché lo avrebbero fatto dato che questa tecnologia nota come geoingegneria sarebbe già ampiamente utilizzata da molti anni, senza il consenso pubblico e senza informazione? Le scie degli aerei e i cieli imbiancati che vediamo oggi sono il risultato di tale programma di geoingegneria? Da oltre dieci anni ad oggi, il fenomeno ha dato origine a dure controversie e a una speculazione selvaggia. Attraverso un’indagine impegnativa questo documentario distingue i fatti puramente scientifici dalla semplice speculazione. Gli obiettivi di OVERCAST sono di trovare – una volta per tutte – delle risposte conclusive a uno dei più pressanti interrogativi del nostro tempo.
IL FENOMENO
Nel 2007, quando mi resi conto che le scie di condensa persistevano e formavano nuvole, spesso coprendo il sole, ero molto infastidito. Spesso nei giorni soleggiati le scie degli aerei trasformavano i cieli azzurri in nuvolosi nel giro di poche ore. In qualche modo i cieli limpidi e azzurri stavano diventando un ricordo del passato, i nostri cieli stavano diventando, giorno dopo giorno, sempre più lattiginosi.
Agitato e stupito di fronte a questo fenomeno, ho iniziato una ricerca ed ho trovato siti web in cui si sosteneva che il fenomeno non era dovuto a una regolare formazione di scie di condensa, ma alle scie chimiche. Ero confuso e allibito: scie di jet aerei piene di sostanze chimiche tossiche ci stavano avvelenando? Era in atto un programma di irrorazione segreto delle forze NATO? Le motivazioni per le irrorazioni erano poco chiare e non c’era una prova convincente, solo ipotesi. La maggior parte dei ragionamenti si basavano su speculazioni. Inoltre, molte domande intriganti rimanevano senza risposta. Di fronte a tali domande ho iniziato a cercare della documentazione scientifica di rilievo. Mi sono subito reso conto che le scie chimiche, dal punto di vista della scienza e dei media, erano
considerate una bufala, una mera fantasia, o considerate una teoria della cospirazione a cui credevano pochi individui emotivamente instabili. Le argomentazioni degli scienziati sembravano molto plausibili e parevano disinnescare la maggior parte delle speculazioni esistenti con facilità .
considerate una bufala, una mera fantasia, o considerate una teoria della cospirazione a cui credevano pochi individui emotivamente instabili. Le argomentazioni degli scienziati sembravano molto plausibili e parevano disinnescare la maggior parte delle speculazioni esistenti con facilità .
Ciononostante, studi scientifici mostravano come il fenomeno delle scie di condensa dei jet aerei stava avendo un sostanziale impatto sul nostro clima, sugli eventi meteorologici, così come sulla riflessione della luce solare, o albedo. Ancora più recentemente, alcuni studi sono giunti alla conclusione che l’impatto sul riscaldamento globale di queste nuvole-cirri artificiali, è maggiore di tutta la CO2 emessa dall’inizio della storia dell’aviazione.1 Ancora più interessante è il fatto che si stia discutendo, nelle alte sfere della politica mondiale, della diffusione di prodotti chimici in atmosfera tramite aerei, come la miglior opzione per combattere il cambiamento climatico!
E se fosse che questa non sia solo un’ipotetica possibilità, come viene asserito, ma nella realtà sia già stato fatto, e magari perfino per anni? E se fosse che questa copertura nuvolosa crescente nel mondo sia il risultato del rilascio intenzionale di additivi chimici, così come sempre più gente suppone? Si tratta di una supposizione troppo assurda per esaminarla? Bene, certamente non per me.
Avendo una menta aperta, essendo un amante del sole, uno scettico, un individuo attento all’ecologia e amante della natura, ho deciso di approfondire il problema e tutti i risvolti del fenomeno, sia in una prospettiva più ampia che facendo attenzione ai dettagli. Ho iniziato subito a lavorare, determinato a distinguere i fatti reali dalla mera speculazione. Siamo, è il mondo davvero irrorato?
Matthias Hancke | Regista
1 Burkhard U., / Kärcher B., 2011: Global radiative forcing from contrail cirrus. Nature Climate Change, 1, 54-58.
WEBSITE http://overcastthemovie.com/
SINOSSI
Stanco di tutte le speculazioni non provate che circondano il fenomeno, l’intrepido regista si accinge a cercare una risposta: il fenomeno dei cirri artificiali prodotti dalle scie degli aerei fa parte di un programma intenzionale di irrorazione o è semplicemente il prodotto dell’incremento del traffico aereo?
Il regista è determinato a trovare una prova solida e inconfutabile e tale sforzo costituisce il motivo ricorrente del film e il suo elemento caratterizzante: è il cercare in se stesso che viene utilizzato come elemento fondamentale per creare e tenere alta la suspence.
La videocamera cerca di catturare i momenti inaspettati della ricerca, momenti che rispecchiano l’odissea emozionale che il principale protagonista ha attraversato: tensioni, dubbi, delusioni, ma anche euforia e sollievo sono ritratti nel modo più nudo e crudo possibile. Gli elementi della trama più importanti sono l’organizzazione, la preparazione e la conduzione delle indagini sulle scie di condensa, il volo attraverso i cirri artificiali, le successive analisi dei campioni d’aria, la conferenza stampa, così come le difficoltà
che il protagonista incontra.
che il protagonista incontra.
Aspetti diversi, ma correlati dell’argomento offrono passaggi intermedi, conducendoci da un livello all’altro, con il protagonista che ci guida attraverso la nebbiolina, letteralmente vorticosa, che avvolge questo intreccio, presumibilmente un’operazione segreta.
La ricerca di elementi reali sull’impatto del fenomeno sul nostro tempo meteorologico e sul nostro ecosistema, sull’aumento del traffico aereo, così come sulla modifica intenzionale del nostro clima, porta il protagonista faccia a faccia con alcuni dei maggiori scienziati mondiali in materia.
La ricerca di elementi reali sull’impatto del fenomeno sul nostro tempo meteorologico e sul nostro ecosistema, sull’aumento del traffico aereo, così come sulla modifica intenzionale del nostro clima, porta il protagonista faccia a faccia con alcuni dei maggiori scienziati mondiali in materia.
Il film offre allo spettatore scene suggestive e immagini che, sebbene di impatto visivo, mirano a rappresentare il fenomeno in tutta la sua ampiezza.
Overcast permette di sviluppare riflessioni, e mette lo spettatore in grado di valutare gli elementi scientifici durante tutto il film. Le sequenze esclusive, con la tecnica del time lapse, costituiscono gli elementi stilistici preferiti nel film.
Overcast permette di sviluppare riflessioni, e mette lo spettatore in grado di valutare gli elementi scientifici durante tutto il film. Le sequenze esclusive, con la tecnica del time lapse, costituiscono gli elementi stilistici preferiti nel film.
OVERCAST è una pellicola controversa che, mentre racconta la tensione che c’è tra convinzione e scetticismo, allo stesso tempo tenta di superarla.
IL CONTESTO
Le previsioni del tempo sulla Tv svizzera del 2 settembre dicevano quanto segue: “Giovedì in prima mattinata banchi locali di nebbia, poi di nuovo soleggiato da tutte le parti con alcuni alto cirri. Temperatura massima di 20-23 gradi Celsius.”1 In verità i previsti alti cirri erano effettivamente cirri realizzati dall’uomo tramite la diffusione di scie di aerei che coprivano tutto il cielo. Il fenomeno delle nuvole create dall’uomo per mezzo delle scie degli aerei ha iniziato a manifestarsi principalmente a partire dagli anni Quaranta. Seargant Yinger citato in un giornale chiamato News il 7 marzo 1944, scriveva che le scie hanno frequentemente la tendenza a creare una completa copertura e a causare pioggia. In Idaho ho visto scie formatesi con un cielo completamente limpido e 4 ore più tardi risultava una copertura completa.2 Peter M. Kuhn scrisse in uno studio scientifico nel 1970: “Un aspetto dell’inquinamento nell’atmosfera è la generazione di scie. La trasformazione delle scie emesse dai jet in ampie distese di cirri è una veduta familiare.”3 Ma appena dopo la metà degli anni ’90 – quando le scie persistenti divennero un serio problema scientifico4 – il fenomeno inizio a manifestarsi in modo massiccio prima negli Stati Uniti e Canada, poi gradualmente nel resto dei paesi della NATO, e adesso in quasi in tutto il mondo.
Le prime voci che dicevano che la manifestazione del fenomeno era dovuta in massima parte al rilascio intenzionale di agenti chimici in atmosfera, principalmente alluminio e bario, allo scopo di raffreddare la terra e di controllare il clima, erano voci basate sulla storia della geoingegneria. L’Aeronautica militare mise in discredito queste voci come bufale di internet: “Una bufala che circola dal 1996 accusa l’Aeronautica militare di essere coinvolta nello spargimento di misteriose sostanze sulla popolazione degli Stati Uniti e mostrano vari apparecchi dell’Aeronautica militare che “rilasciano spray” o generano inusuali disegni fatti di scie di condensa. (…) L’Aeronautica militare non sta conducendo nessun esperimento o programma di modifica del meteo e non ha in ponte un piano per il futuro. La bufala delle “scie chimiche” è stata indagata e confutata da accreditate e affermate università, organizzazioni scientifiche, e dalle maggiori pubblicazioni dei media.”5 In realtà i sospetti avanzati da questa teoria non sono stati indagati e dissipati da nessuna organizzazione scientifica, università affermate e accreditata, o da nessuna agenzia o dai principali media, ma sono stati bensì totalmente ridicolizzati e ignorati, perfino dai funzionari dell’ambiente di Svizzera, Germania, Stati Uniti, Canada , Inghilterra e altri paesi che sono stati sopraffatti da richieste di cittadini preoccupati del fenomeno.
Né il Max Planck Institute, che ha condotto estese misurazioni per determinare la composizione chimica dell’inquinamento nell’atmosfera, né il German Air and Space Center, la principale istituzione nel campo della scienza delle scie di condensa, che ha fatto molte analisi di campioni prelevati direttamente dalle scie persistenti, né lo UK Met Office, né la NASA o il NOAA o altro istituto scientifico o università riconosciuta hanno ricercato le sostanze sospette nelle loro analisi. Non c’è indagine scientifica che allontani finora il dubbio che le nuvole artificiali siano intenzionalmente prodotte nei cieli. Inoltre la composizione del carburante JP8 dei jet militari è tuttora un segreto e non viene consegnato per essere sottoposto ad analisi. Perciò non c’è da sorprendersi che gli scienziati non abbiano trovato ancora alcuna evidenza di questa teoria e che categoricamente escludano qualsiasi possibile programma di irrorazione. I funzionari dell’ambiente che in questo caso fanno riferimento alle menzionate istituzioni scientifiche, dicono ai loro cittadini, senza alcuna giustificazione o prova, che non viene condotto nessun esperimento illegale.6
Affermati scienziati spiegano che queste nubi create dall’uomo sono un fenomeno naturale che si forma con determinate condizioni atmosferiche e che la massiccia manifestazione del fenomeno a partire dalla metà degli anni ’90 è dovuta all’incremento del traffico aereo, cosa che sembra ragionevole. Ma non menzionano che la formazione delle nuvole può essere generata artificialmente immettendo i giusti aerosol. In verità l’idea di modificare il clima attraverso l’immissione di aerosol in atmosfera è al momento ritenuta la migliore opzione per combattere il riscaldamento globale da parte di coloro che sono chiamati a prendere le decisioni. La geoingegneria, l’approccio a modificare il clima su larga scala, è oggi seriamente oggetto di dibattito nella comunità scientifica, nelle commissioni parlamentari di Stati Uniti e Regno Unito e anche nei media. La prova che questo programma sia già attuato non esiste, ma esperimenti sul campo sono già stati condotti.7 L’implementazione di un tale programma potrebbe essere devastante per l’ambiente e suscita questioni giuridiche, etiche e politico-sociali.
Il fatto è che i nostri cieli sono frequentemente e in larga scala coperti da nubi artificiali causate dal traffico aereo. Un cambiamento della copertura nuvolosa della Terra fatto dall’uomo deve aver un impatto sul tempo meteorologico e sul clima, modificando l’albedo. La NASA afferma che le scie persistenti rilasciate dai jet aumentano il riscaldamento globale.8 Il vapore acqueo, che è alla lunga il gas serra più potente , assai più della CO2 , viene direttamente immesso in atmosfera. Il German Air and Space Center ha perfino scoperto che le nuvole generate dall’uomo hanno un maggiore impatto sul riscaldamento globale di tutta la CO2 emessa dall’inizio della storia dell’aviazione.9 Ma il settore dell’aviazione è rimasto fuori dal Protocollo di Kyoto e non è regolato.
Il Daily Mail ha pubblicato un articolo basato su uno studio del MET Office sul telerilevamento dei satelliti, in cui si dichiara che, le scie persistenti emesse dagli aerei possono bloccare la luce solare su una superficie di 20.000 miglia quadrate sopra la Gran Bretagna. La luce del sole può essere perciò ridotta di un 20% nelle regioni interessate da un denso traffico aereo,10 come ad esempio la Svizzera. La riduzione della luce solare e l’immediata caduta della temperatura possono essere chiaramente percepite all’apparire del fenomeno. La mancanza di luce solare può inoltre rallentare la crescita delle piante e può causare effetti sulla salute, come stati depressivi e la carenza di vitamina D, importante per il rafforzamento del sistema immunitario. Polveri sottili e ossidi di azoto sono composti che possono causare seri effetti sulla salute.
Anche se non stessimo spruzzando, il fenomeno dovrebbe essere comunque considerato un problema serio. Con questo film vogliamo cambiare questa situazione e vogliamo portare la luce dentro l’oscurità fatta di nuvole artificiali.
2 Vapor Trails Bane to Pilots, Former News-Post Photog Says in the The News, Fredericks, MD vom 7. März 1944.
3 Kuhn, Peter M., Airborne Observations of Contrails Effects on the Thermal Radiation Budget, September 1970, in: Schaefer, Vincent J./ Day John A., Peterson Field Guides, Atmosphere. Clouds, Rain, Snow, Storms, 1981.
4 Schumann, Ulrich (2005): Formation, Properties and Climate Effects of Contrails. Comptes Rendus Physique, 6, S. 561 – 565.
6 Deutsches Umweltbundesamt (UBA), Chemtrails: Gefährliche Experimente oder blosse Fiktion?, 2007.
7 Yuri A. Izrael, Field Studies of a Geo-engineering Method of Maintaining a Modern Climate by Aerosol Particles, 2009.
8 NASA Press release, Clouds Caused By Aircraft Exhaust May Warm USClimate, 2004.
9 Burkhard U., / Kärcher B., 2011: Global Radiative Forcing from Contrail Cirrus. Nature Climate Change, 1, 54-58.
10 Jet Contrails Above Britain Can Block Sunshine over 20`000 square miles, in Telegraph.co.uk vom 29. November 2009.
CAST
Prof. Ken Caldeira (USA) | Geoingegnere di punta e climatologo
Patrick Minnis (USA) | Esperto di nuvole e scie di condensa al Langley NASA Research Center
Prof. Ulrich Schumann (D) | Direttore dell’ Atmospheric Institute del German Air and Space Center e importante studioso di scie di condensa
Prof. Jim Haywood (UK) | Esperto di scie di condensa e scienziato dell’atmosfera presso la University of Exeter, ex dipendente del UK Met Office Prof.
Joachim Curtius (D) | Esperto di aerosol e coinvolto nel progetto C.L.O.U.D. al CERN di Ginevra
Prof. Michel Chussodowsky (Canada) | Professore di Economia a Ottawa, direttore del Center for Research on Globalization; ha pubblicato diversi articoli sulla guerra climatica
Dr. Dietrich Klinghardt (USA/Germany) | Fondatore della Klinghardt Academy (USA), l’Accademia americana della terapia neurale, e direttore medico dell’Istituto di Neurobiologia
Dr. Bernard Tailliez (F) | Chimico, specialista in chimica inorganica
Clifford Carnicom (USA) | ricercatore indipendente e pioniere delle scie chimiche
Russ Tanner (USA) | globalskywatch.com e conduttore di Globalskywatch Radio Show
Mike Murphy (USA) | Giornalista e regista del documentario “What in the world are they spraying?”, e premiato per il film “Why in the world are they spraying?”
Bill Vader (Canada) | Ex premier della Colombia Britannica e cittadino preoccupato
Mick West (USA) | Ridicolizzatore (debunker) del fenomeno scie chimiche
www.contrailscience.com e www.metabunk.org
Markus Gygax (CH) | Comandante in capo dell’Aeronutica militare della Svizzera
Rebekka Reichlin (CH) | Addetto stampa del Ministero federale dell’Ambiente della Federazione Svizzera
Werner Altnickel (D) | Vincitore del Premio per l’energia solare nel 1997, ex attivista di Greenpeace e pioniere delle scie chimiche
Saskia Messager (F) | Ambientalista francese e membro del comitato direttivo della ACSEIPICA – Francia
Riccardo Gaurindo (F+I) | Ambientalista francese e membro del comitato direttivo della ACSEIPICA – Francia
Karsten Smid (D) | Esperto di energia per Greenpeace Germania
Anonimo (D) | Pilota aereo di linee internazionali
TROUPE
Regista | Matthias Hancke
Matthias Hancke è nato nel gennaio del 1980 a Brig (Svizzera). Ha studiato storia, scienza delle comunicazioni e antropologia focalizzando i suoi studi sulla creazione di filmati presso l’Università di Berna. Dopo questo master ha lavorato al suo primo documentario “Empty Vision?!”. Dal 2009 ha lavorato da professionista al suo secondo film OVERCAST, dopo aver osservato il fenomeno nel febbraio del 2008 e iniziato a svolgere attente ricerche. Nel frattempo ha lavorato con estrema passione e abnegazione alla conclusione del documentario e ha incontrato molti affermati scienziati e esperti del settore, che gli hanno reso un’ampia e differenziata interpretazione del fenomeno. Come lavoro part-time insegna storia e filosofia in una scuola superiore e dà lezioni di tennis. Nel 2010 ha vinto un premio per il suo cortometraggio “Unknown”. Matthias è sposato e padre di due ragazze. Vive a Belp, vicino Berna (Svizzera).
Produttore | Tristan Albrecht
Tristan Albrecht, nato nel 1975, ha studiato Giurisprudenza a Ginevra, per dedicarsi successivamente al mondo del cinema, dove ha lavorato come location manager e assistente legale per una casa di produzione franco svizzera. Nel 2009 ha fondato una sua società di produzione, la Dedal Films. La sua prima produzione è stata un cortometraggio intitolato “Déjà” proiettato al Festival del Cinema di Locarno dove ha ricevuto una nomination per il miglior cortometraggio svizzero. Nel 2007 ha prodotto un suo documentario intitolato “La caravan du sel” che è andato in onda sulla Tv svizzera. Il suo secondo documentario“Faceless”, coprodotto dalla TSR è stato completato l’anno scorso. Attualmente sta lavorando al suo terzo documentario e è stato eletto vice presidente della Valais Films. Tristan è sposato e padre di una ragazzo e di un ragazzo. Vive a Valais, il posto più soleggiato della Svizzera.
Assistente al montaggio | Andreas Arnheiter
Andreas Arnheiter, nato nel 1983, ha studiato alla Scuola del Cinema di Zurigo. Ha lavorato come assistente al montaggio per diversi film. L’anno scorso ha pubblicato “Neuland”, un documentario di successo, nominato il miglio film svizzero del 2014. Dal 2013 ha lavorato al montaggio per la Tv svizzera.
Animazione, correzione del colore e effetti speciali visivi | Nicolas Elsig
Nicolas Elsig, nato nel 1977, è un artista del 3D con oltre 10 anni di esperienza. Inizia a lavorare col 3D nel 2001 presso un laboratorio di computer grafica dell’Istituto federale svizzero di Tecnologia (LIG-EPFL). Ha fatto parte di molti ambiziosi progetti come “Le Miroir” (cortometraggio da Ramon & Pedro, 2010), “Futurfoot” (TSR, 2008), “Nos Archives Secrètes” (TSR, 2006) e la serie TV “10” (Jean-Laurent Chautems, 2010). Nel 2003 ha fondato la società di post-produzione RedWhiteMedia.
Postproduzione Sonoro | Jürg von Allmen
Jürg von Allmen è proprietario della Digiton GmbH e ha lavorato per alcuni dei maggiori film di successo svizzeri.. “More than Honey” e “Neuland” sono due recenti documentari, nei quali ha migliorato il sonoro e ha curato la qualità del suono. Fa anche parte della giuria del SUISA Filmmusic Award ed è docente per la Sony e la Focal.
Musiche | GUSTAV BRACH
TROUPE
Regista | MATTHIAS HANCKE Produttore | TRISTAN ALBRECHT Co-Produttore | MATTHIAS HANCKE Montaggio | MATTHIAS HANCKE Assistante al montaggio | ANDREAS ARNHEITER & TRISTAN ALBRECHT Riprese | TRISTAN ALBRECHT EYER PHILIPP ARMIN NUSSBAUM Riprese aeree | CYRIL NERI & NICOLAS MESPLE Gruista | EYER PHILIPP Animazioni | NICOLAS ELSIG Musiche | GUSTAV BRACH Correzione del colore | DAVID PARDO Postproduzione Sonoro | JÜRG VON ALLMEN Montaggio del sonoro | MARTIN STÄHELI Rumorista | PATRICK STORCK DCP Attrezzature | MARCEL DEREK RAMSAY In collaborazione con: SWISSBOOGIE AND INTERLABOR BELP Finanziato da Kanton Wallis e con il crowdfunding | © DEDAL Films
TECHNICAL INFORMATION
DOC. | 2015 | 80 MIN. | Switzerland | English, German, French, Spanish | Subtitles in English, French, German, Spanish | Shot on Canon 5D Mark II &III | 16:9 | HD | Dolby Surround 5.1 | Blue-Ray Digital
DOC. | 2015 | 80 MIN. | Svizzera | inglese, tedesco, francese, spagnolo | Sottotitoli inglese, tedesco, francese, spagnolo, italiano | Shot on Canon 5D Mark II &III | 16:9 | HD | Dolby Surround 5.1 | Blue-Ray Digital
CONTATTI
INDIRIZZO: DEDAL FILMS Tristan Albrecht Rt. des Rayes 24 CH-3960 Ollon
TELEFON O: +41 27 456 74 33 +41 77 447 07 20
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