Se esposto a grandi quantità di metalli pesanti o sostanze tossiche, il nostro corpo può accusare differenti malesseri tra cui: vomito, nausea, aumento della pressione sanguigna, difficoltà respiratorie, debolezza muscolare, diarrea e crampi addominali.
Il pesto di coriandolo può essere una soluzione contro l’avvelenamento da metalli pesanti che è più comune di quanto si pensi. Le sostanze più pericolose per l’uomo sono il mercurio, il cadmio, il piombo, elementi che si accumulano nel nostro organismo senza poter essere espulsi correttamente e che possono provocare anche danni gravi agli organi interni, al sistema nervoso e ai feti nelle donne in gravidanza.
Alcuni di questi elementi, anche a causa di un eccessivo inquinamento, vanno a contaminare tra le altre cose i cibi che mangiamo, l’aria che respiriamo o l’acqua che beviamo.
Il mercurio ad esempio risulta essere in elevate concentrazioni in alcuni tipi di pesci di taglia grande, come i tonni. Questo aumenta notevolmente il rischio di esposizione e di intossicazione.
Esistono però diversi alimenti e piante utili a liberarsi dai metalli pesanti come l’aglio, la curcuma, o ancora l’alga clorella e non dimentichiamoci del coriandolo!
In una lontana ricerca condotta nella primavera del 1995, si è scoperto che l’uso del coriandolo, altrimenti chiamato prezzemolo cinese, poteva aiutare a eliminare i depositi di mercurio presenti in vari organi.
Questa azione, tipica di diversi alimenti e tipica del pesto di coriandolo, si chiama chelazione.
Non solo. Questa erba possiede veramente tante proprietà: aiuta nella digestione, contro la flatulenza, in tutte le problematiche che riguardano l’intestino.
In genere, se ne consiglia l’assunzione in combinazione con l’alga clorella, in modo che le tossine rimosse non vengano riassorbite nel corpo. Il coriandolo, infatti, “smuove” i metalli dal nostro organismo, ma può far anche in modo che una parte vada a invadere il tessuto connettivo.
Un processo che viene chiamato reintossicazione. Per questo, contemporaneamente, è necessario somministrare un agente di assorbimento intestinale delle tossine, come appunto l’alga clorella.
Il coriandolo può essere consumato in diversi modi. Di seguito inseriamo una ricetta per creare un delizioso pesto “disintossicante”. Ricordate, però, che contemporaneamente al pesto si consiglia l’assunzione anche di compresse di alga clorella.
Ecco gli ingredienti che vi serviranno per preparare il pesto di coriandolo:
- 4 spicchi di aglio
- 1/3 di tazza di noci del Brasile
- 1/3 di tazza di semi di girasole
- 1/3 di tazza di semi di zucca
- 2 tazze di foglie fresche di coriandolo
- 2/3 di tazza di olio extravergine di oliva
- 4 cucchiai di succo di limone
- 2 cucchiaini di polvere di alga Dulse
- Sale marino qb
Mettete in un frullatore le foglie di coriandolo e l’olio. Frullate, poi aggiungete l’aglio, i semi, le noci, le alghe e il limone. Frullate di nuovo il composto, fino a quando non avrà assunto la consistenza di una crema. Salate a piacere, frullate di nuovo e conservate in frigo in un contenitore di vetro scuro.
RICETTA ALTERNATIVA del pesto di coriandolo
Una ricetta alternativa del pesto di coriandolo potrebbe essere quella di utilizzare invece questi ingredienti:
- 1 – 2 spicchi d’aglio
- pinoli
- 1 tazza di foglie di coriandolo fresco
- Peperoncino o pepe in polvere
- 2 cucchiai di succo di limone
- 6 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- 1/4 cucchiaino di cumino
- sale qb
Il procedimento è lo stesso di quello spiegato precedentemente.
Ricordate: meglio non abusare del coriandolo, perché potrebbe creare fastidi renali.
(Foto in evidenza: shecookshecleans; foto interna: wellnourished) ambientebio.it