Geoingegneria e Scie Chimiche: una verità negata dalle lobby farmaceutiche e dallo Stato canaglia. Informazioni contro la mistificazione.
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CORRADO MALANGA – ADDOTTI. LE IDENTITA’ MANCANTI
Se da un lato è assolutamente vero che la nostra ricerca sulle adduzioni aliene è una ricerca di punta a livello mondiale e se è vero che siamo gli unici al mondo ad aver oltre che studiato il fenomeno, proposto delle alternative a questa situazione, va anche detto che non sono state tutte rose e fiori. In altre parole abbiamo avuto dei pesanti insuccessi. In questo istante sento il bisogno di comunicare qualcosa che riguarda i nostri insuccessi.
· Se da un lato è vero che abbiamo costruito un sistema efficace per far aumentare il livello di consapevolezza della gente, se è vero che gli addotti riescono a liberarsi dal problema alieno, chi per sempre, chi per un periodo, chi in parte, chi con difficoltà, chi rapidamente, è pur vero che alcuni soggetti non riescono ad uscirne.
· Il nostro lavoro è per alcuni, che sono la maggioranza del popolo italiano, del tutto sconosciuto, per alcuni, la vera minoranza, compreso e studiato e per una consistente fetta di persone, totalmente osteggiato.
· L’altra categoria di persone sono i padri di questi soggetti. I così detti ben pensanti della società che hanno fatto carriera che, se da un alto hanno lasciato i valori familiari nel cassetto e non si sono mai interessati dei figli, al massimo vessandoli e subissandoli con comandi ed ordini, ora si trovano a gestirne la loro evidente mancanza di identità.
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· La cosa però che mi ha dato veramente da pensare è la risposta che ottengo con gli addotti, cioè con coloro che seguono, in qualche modo le mie idee, che si rivolgono a me per essere tirati fuori dal problema, che seguono le mie regole e che sovente riusciamo anche a tirar fuori dalla adduzione per sempre.
· Esiste infatti un altro aspetto di carattere generale. L’addotto che si libera del problema alieno sovente vede, per la prima volta, i veri problemi della sua vita che viveva come obnubilati da presenze di parassiti interni, come il lux e la stessa MAA, da sempre. Si scopre così che l’ex addotto, non è assolutamente in grado di gestire la sua vita perché è vero che ha fatto l’esperienza aliena ma non ne ha fatte altre, che invece avrebbe dovuto fare se l’alieno glie lo avesse permesso.
· Lo shock che un addotto a volte prova in ipnosi, quando ricorda e rivive la sua adduzione, produce sovente un effetto detto “dell’astronauta sulla luna”. I primi astronauti, scienziati, ingegneri, piloti e militari che sono andati sulla luna, al loro ritorno, hanno cominciato a dare i numeri. Perdendo nel tempo il concetto di realtà, si sono abbandonati a dichiarazioni new aegiane, prodotte dal fatto che la loro mente non era stata preparata ad aprirsi all’universo. Certo gli astronauti avevano fatto un sacco di studi, avevano tre lauree e sapevano tutto sulla matematica, sull’astronomia e magari anche sulla religione ma quando si sono trovati di fronte al cosmo ed alla sua ampiezza, il loro cervello comandato dalla loro mente non è stato in grado di reggere al colpo.
· L’identità inseguita.
· Quando anima si libera essa è tecnicamente, per la prima volta, libera nella sua esistenza in quel contenitore. Sovente decide di fare tutte le esperienze che vuole con l’atteggiamento di uno che è stato nel deserto senza mai bere e vuol bere tutto in un colpo solo. Il soggetto che prima poteva essere impaurito dalla vita e dalle cose nuove, cambia atteggiamento e diventa anche più sicuro di sé ma solo apparentemente. In realtà la parte animica esplode nel voler recuperare il tempo perduto e sovente la parte spirituale soccombe di fronte ad una esigenza animica prorompente. Il risultato di questa nuova visione della mappa del territorio porta il soggetto, ex addotto, a fare cose trascurando la parte spirituale maschile del sé, cioè la ragione, con conseguenze a volte inconsistenti con una vera presa di coscienza. Va sottolineato infatti come, anche se il soggetto prende coscienza del problema alieno, della vita dopo la morte, dell’esistenza di una parte animica e spirituale, non ha però coscienza dei problemi della vita virtuale, perché non li ha vissuti fino in fondo, chiuso come era, nella sua bolla adduttiva.
· Molti addotti mostrano, all’inizio, prima della loro liberazione, una frustrazione di fondo e possono essere definiti come depressi cronici.
· La prima cosa che diciamo agli addotti è quella di evitare di frequentare addotti dell’altro sesso. Tutti sanno che due addotti possono essere “invitati”, dall’alieno di turno, a mettersi assieme per poter così procreare un buon futuro addotto, con un DNA ancora più capace di fornire agganci con anima e dare energia animica allo stesso alieno adduttore.
· Per fortuna non tutti gli addotti sono così. Dal mio punto di osservazione devo sottolineare quanto stia accadendo sia nel mondo che in Italia e lo devo rimarcare prima che la situazione tenti di sfuggirci di mano, relegando ancora una volta come in passato, il fenomeno delle adduzioni al mondo del fantastico ed irreale luogo del non essere.

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