Tra alta pressione e aria umida atlantica fino al 20. Poi torna il gelo
Possibile scenario barico prevalente 7/20 di FebbraioEccoci a un nuovo appuntamento con le previsioni per Febbraio.
Dall’indagine sul lungo termine, effettuata sulla base degli ultimi dati, evidenziamo delle modifiche evolutive rispetto a quanto avevamo accennato nelle precedenti tendenze.
NOVITA’ IN STRATOSFERA - Nella sostanza, sono in atto manovre nella stratosfera polare tendenti verso un riscaldamento abbastanza vistoso, che dovrebbe compiersi sul settore Artico siberiano. Un riscaldamento importante nella media alta atmosfera, che certamente potrà influire sulla rotazione dell’asse del Vortice Polare troposferico.
Sono manovre in embrione con possibili risvolti nuovamente invernali su parte dell’Europa, ma, analizzando l’andamento termico anche nella media bassa troposfera, riteniamo che queste manovre invernali possano impiegare più tempo del previsto.
POSSIBILI AZIONI ATLANTICHE CON INNESTI FREDDI ARTICI - È possibile, infatti, che i primi effetti del riscaldamento stratosferico, vadano a compiersi, soprattutto nel corso della seconda decade di Febbraio, sui settori oceanici, con l’orientamento dell’asse polare più instabile verso i settori orientali degli Stati Uniti e, appunto, l’Atlantico.
Nel corso della prima decade di Febbraio non dovrebbero aversi grossi risvolti in termini perturbati, anzi è verosimile un aumento della pressione sull’Europa e Mediterraneo centro orientale e qualche fastidio instabile oceanico sull'ovest Europa e Nord Italia.
MAGGIORE POSSIBILITA’ SI NEVE SU ALPI IN SECONDA DECADE - Come evidenziato nella prima immagine a corredo dell’articolo, nel corso della seconda decade l’azione umida e instabile atlantica potrebbe via via penetrare con maggiore efficacia sul Mediterraneo occidentale e portare una instabilità diffusa soprattutto al Centro-Nord Italia.
Non sono esclusi, in questa fase, anche apporti freddi artici in interazione con le manovre umide atlantiche. Potrebbero esserci, e diremmo anche finalmente, possibilità di nevicate più insistenti e diffuse sui nostri settori alpini e una generale instabilità al Centro Nord, magari in qualche fase anche di stampo invernale. Instabilità debole sulle regioni meridionali e con clima più mite.Possibile scenario barico prevalente nel corso della terza decade di Febbraio
POSSIBILE RITORNO DI AZIONE FREDDA CONTINENTALE IN TERZA DECADE - Per la terza decade di Febbraio, invece, riteniamo che possa esserci un nuovo cambio di circolazione più deciso, con alta pressione di blocco di nuovo in vigore sul Centro Ovest Europa e con espansione verso le aree scandinave. In questo contesto potrebbero tornare azioni artiche o anche continentali soprattutto verso il Mediterraneo centro orientale e sul Centro Sud Italia.
SITUAZIONE DINAMICA - Vogliamo sottolineare, tuttavia, che l’evoluzione è tutt'altro che definita poiché devono essere ancora bene inquadrate le nuove manovre stratosferiche. Non sono esclusi cambiamenti di tempistica in riferimento alle evoluzioni ora esaminate. Per maggiori dettagli rinviamo ai nostri periodici aggiornamenti sul lungo termine. Fonte dell'articolo originale: http://www.ilmeteo.it/notizie/meteo-febbraio-freddo-piogge-nord-neve-alpi?refresh_cens
Dall’indagine sul lungo termine, effettuata sulla base degli ultimi dati, evidenziamo delle modifiche evolutive rispetto a quanto avevamo accennato nelle precedenti tendenze.
NOVITA’ IN STRATOSFERA - Nella sostanza, sono in atto manovre nella stratosfera polare tendenti verso un riscaldamento abbastanza vistoso, che dovrebbe compiersi sul settore Artico siberiano. Un riscaldamento importante nella media alta atmosfera, che certamente potrà influire sulla rotazione dell’asse del Vortice Polare troposferico.
Sono manovre in embrione con possibili risvolti nuovamente invernali su parte dell’Europa, ma, analizzando l’andamento termico anche nella media bassa troposfera, riteniamo che queste manovre invernali possano impiegare più tempo del previsto.
POSSIBILI AZIONI ATLANTICHE CON INNESTI FREDDI ARTICI - È possibile, infatti, che i primi effetti del riscaldamento stratosferico, vadano a compiersi, soprattutto nel corso della seconda decade di Febbraio, sui settori oceanici, con l’orientamento dell’asse polare più instabile verso i settori orientali degli Stati Uniti e, appunto, l’Atlantico.
Nel corso della prima decade di Febbraio non dovrebbero aversi grossi risvolti in termini perturbati, anzi è verosimile un aumento della pressione sull’Europa e Mediterraneo centro orientale e qualche fastidio instabile oceanico sull'ovest Europa e Nord Italia.
MAGGIORE POSSIBILITA’ SI NEVE SU ALPI IN SECONDA DECADE - Come evidenziato nella prima immagine a corredo dell’articolo, nel corso della seconda decade l’azione umida e instabile atlantica potrebbe via via penetrare con maggiore efficacia sul Mediterraneo occidentale e portare una instabilità diffusa soprattutto al Centro-Nord Italia.
Non sono esclusi, in questa fase, anche apporti freddi artici in interazione con le manovre umide atlantiche. Potrebbero esserci, e diremmo anche finalmente, possibilità di nevicate più insistenti e diffuse sui nostri settori alpini e una generale instabilità al Centro Nord, magari in qualche fase anche di stampo invernale. Instabilità debole sulle regioni meridionali e con clima più mite.Possibile scenario barico prevalente nel corso della terza decade di Febbraio
POSSIBILE RITORNO DI AZIONE FREDDA CONTINENTALE IN TERZA DECADE - Per la terza decade di Febbraio, invece, riteniamo che possa esserci un nuovo cambio di circolazione più deciso, con alta pressione di blocco di nuovo in vigore sul Centro Ovest Europa e con espansione verso le aree scandinave. In questo contesto potrebbero tornare azioni artiche o anche continentali soprattutto verso il Mediterraneo centro orientale e sul Centro Sud Italia.
SITUAZIONE DINAMICA - Vogliamo sottolineare, tuttavia, che l’evoluzione è tutt'altro che definita poiché devono essere ancora bene inquadrate le nuove manovre stratosferiche. Non sono esclusi cambiamenti di tempistica in riferimento alle evoluzioni ora esaminate. Per maggiori dettagli rinviamo ai nostri periodici aggiornamenti sul lungo termine. Fonte dell'articolo originale: http://www.ilmeteo.it/notizie/meteo-febbraio-freddo-piogge-nord-neve-alpi?refresh_cens