Dal Dr. Gabriele Prinzi
Tanto tanto tanto tempo fa … in una epoca scientifica lontana lontana lontana … credevamo di essere sterili e che i batteri fossero ospiti ostili, cattivi ed indesiderati.
Anzi, per la scienza, l’unico batterio buono era quello morto!
.
Di diffondere queste credenze se ne occuparono soprattutto due grandi uomini: Koch e Pasteur: questi dovettero lottare per farsi credere dalla comunità scientifica, giacchè i batteri erano invisibili all'occhio umano.
In qualche maniera lo fece anche il Ginecologo Semmelweiss, che morì povero e pazzo (letteralmente)
Vissero in un'epoca in cui il massimo sforzo della scienza era trovare il modo di sterilizzare i cibi e l'ambiente, sterilizzare la popolazione e creare armi (antibiotici) contro il "nemico".
.
Gli studi successivi - sopratutto degli ultimi 30 anni - hanno in grandissima parte smentito questa convinzione. Adesso infatti sappiamo che i batteri rappresentano una parte fondamentale della nostra vita.
Che ci accompagnano dalla nascita e che non potremmo vivere senza.
Non in salute almeno ...
.
Il nome dato a questa comunità di batteri che cammina e cresce con noi è #microbiota. Dalla fine del secolo scorso viene visto collettivamente come un ORGANO UMANO, ampio e diffuso (dovunque nel corpo) e nascosto alla vista. Ma pesa più del fegato e ha funzioni metaboliche, digestive e immunitarie oltre che un ruolo nello sviluppo cerebrale e della personalità.
.
I dati che emergono dagli studi scientifici indicano che nell’uomo vivono ben 2172 specie di batteri, di cui 386 rigorosamente anaerobiche (cioè necessitano della MANCANZA DI OSSIGENO per sopravvivere) e pertanto abitano all’interno del nostro "tubo digerente".
Il numero di batteri raggiunge (o supera) il numero totale di cellule del nostro corpo. E se guardiamo al DNA, rispetto ai nostri 22-28.000 geni, il genoma del batteri (#microbioma) supera abbondantemente il milione.
Per cui ci dorvemmo chiedere CHI DEI DUE E' OSPITE DELL'ALTRO?
.
Si riteneva che lo sviluppo del microbiota iniziasse subito dopo la nascita, quando il neonato viene “colonizzato” dai microrganismi della madre, presenti nella vagina (flora di #Doderlein).
Fino a pochi anni fa, l'idea che i feti fossero sterili nell'utero era ampiamente accettata. E tutto quello che non rientrava in questa condizione veniva "bollata" come infezione.
E le mamme e i bambini sottoposti a terapie antibiotiche pre e post-parto.
.
Ma … non sapevamo quanti danni avrebbero generato nel futuro questa IDEA SBAGLIATA.
Perchè, appunto, “si riteneva” … fa riferimento al passato.
.
Gli ultimi studi ci OBBLIGANO A RIVALUTARE questa convinzione, per la presenza dei “batteri” nella placenta e in altri tessuti che circondano il feto, come il sangue del cordone ombelicale.
E NON SI TRATTA DI UNA INFEZIONE.
Anche se l'origine del microbiota che colonizza la placenta è sconosciuta e i risultati devono ancora essere interpretati attentamente, poiché, in campioni come la placenta, il rischio di contaminazione è elevato.
.
In più, visto l'elevato numero di malattie come ADHD, AUTISMO e allergie, molti scienziati hanno trovato una correlazione tra la #disbiosi, il parto cesareo, l'allattamento artificiale e la DIETA TIPICA DEI PAESI INDUSTRIALIZZATI.
.
Ma questo sarà argomento dei prossimi post, in programma da domani.
.
Continua a seguire la pagina, approfondisci e condividi liberaMente ciò che pubblico.
Perchè la tua salute vale!
.