Se negli ultimi anni, gli incidenti aerei hanno ucciso circa mille persone l'anno, le emissioni inquinanti provocano circa diecimila vittime, secondo i ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology). Vedi anche la fotogalleria Aerei: scarichi killer
Negli studi precedenti si presumeva che le emissioni inquinanti danneggiassero le persone durante le fasi di decollo e atterraggio. La nuova ricerca è la prima a fornire una stima complessiva del numero di morti premature determinate dai gas di scarico dei velivoli.
“Abbiamo riscontrato che le emissioni non regolamentate di aerei oltre i 914 metri da terra, sono la causa della maggior parte delle morti” afferma il responsabile della ricerca Steven Barret, un ingegnere areonautico del MIT (Massachusetts Institute of Technology).
Gli scarichi degli aerei, come quelli degli autoveicoli, contengono una grande varietà di agenti atmosferici inquinanti, come anidride solforosa e ossidi di azoto.
La maggior parte di queste particelle inquinanti sono minuscole, larghe la cento milionesima parte di un pollice (2,54 cm), o più sottili di un capello umano.
Le cosidette polveri sottili sono il maggior responsabile dei danni alla salute umana, specialmente se, una volta inalate nei polmoni, entrano in circolo nel flusso sanguineo, affermano gli scienziati.
Barret e i colleghi hanno usato una simulazione computerizzata che ha confrontato dati riguardanti il percorso degli aerei,
la media di combustibile bruciato durante i voli e il valore delle emissioni inquinanti stimate.
La simulazioni, basate su dati sperimentali, hanno registrato sia gli spostamenti delle particelle inquinanti nell'atmosfera, sia le emissioni inquinanti causate trasporti internazionali, specialmente in Asia e in Nord America.
Lo studio ha tenuto conto della distribuzione della popolazione mondiale e di come le rotte aeree potrebbero accrescere complessivamente il rischio di morte.
Complessivamente, il gruppo di ricerca ha stimato che 8.000 morti all'anno sono il risultato di inquinamento derivante da aerei che volano ad altitudini di circa 10.000 metri, mentre 2.000 sarebbero le vittime causate dagli scarichi inquinanti emessi durante le fasi di decollo e atterraggio.
Inquinamento atmosferico e conseguenti malattie respiratorie e cardiovascolari, compreso il cancro ai polmoni, sono queste le cause più comuni di queste morti, secondo quanto riferito dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità.
Non nel tuo cortile
A sorpresa, i luoghi con il più grande numero di aereoporti attivi potrebbero non essere quelli a subire i maggiori impatti ambientali, suggerisce lo studio.
Quando un aereo vola ad altitudini da crociera sopra le nuvole, i venti possono spandere lontano gli agenti inquinanti permettendo ai venti di spostare queste sostanze e farle cascare a terra a distanze fino a 10.000 km ad est dalla rotta dell'aereo.
Negli Stati Uniti i morti per le emissioni inquinanti degli aerei ammontano a 450 ogni anno- appena un settimo di quanto aspettato se gli agenti inquinanti cascassero perpendicolarmente verso terra dall'aereo.
In India, invece, le vittime dovute a questo tipo di emissioni inquinanti ammontano a circa 1,640 per anno, circa sette volte di più di quanto previsto basandosi sul numero di aerei che atterrano e decollano dal paese.
Molte di queste morti non sono causate dai voli sopra l'India, ma dalle emissioni inquinanti provenienti da Europa e America, che poi si spostano verso l'Asia, secondo lo studio pubblicato nel numero di ottobre di Environmental Science & Technology.
Frenare l'inquinamento atmosferico
Le vittime dell'inquinamento aereo rappresentano tuttavia, ancora una piccola parte del numero di morti causato dall'inquinamento atmosferico tout court.
Gli scarichi inquinanti delle navi, per esempio, uccidono una media di 60.000 persone l'anno, secondo uno studio del 2007, sempre pubblicato in Environmental Science & Technology.
Complessivamente, il numero delle morti per inquinamento atmosferico ammonta a un milione di vittime l'anno, secondo il programma delle Nazioni Unite per l'ambiente.
Ad ogni modo, secondo Berret: “L'aviazione sta crescendo, quindi dobbiamo cominciare da adesso a frenare la scia di vittime”.
“I legislatori devono considerare esplicitamente l'impatto dell'inquinamento aereo sulla salute umana” ha aggiunto.
Lo zolfo, presente nei combustibili dei jet, è forse il maggior agente killer, ma con un piccolo costo, stimabile in 5 centesimi americani per gallone (14 centesimi di euro ogni 4,5 litri), gran parte dello zolfo (il maggior fattore di inquinamento) può essere rimosso.
unfeng Liu, un chimico atmosferico dell'Università di Princeton, ha affermato che lo studio approfondisce “una tematica importante per l'inquinamento terrestre”.
Le morte dovute all'inquinamento degli aerei ammontano quasi alla decima parte delle morti per inquinamento atmosferico generale, afferma Liu. L'inquinamento aereo potrebbe così essere un importante priorità di regolamentazione ambientale nel futuro.
Questi risultati potrebbero quindi influenzare un giorno la politica americana, secondo quanto affermato da Lourdes Maurice, capo scienziato e consulente tecnico per l'ambiente della Federal Aviation Administration.
“Se i rilevamenti verranno confermati dai prossimi studi, l'agenzia dovrà cominciare a pensare come regolare le emissioni inquinanti degli aerei per minimizzare il loro impatto”, conclude Maurice. Fonte http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2010/10/13/news/aerei_l_inquinamento_uccide_pi_degli_incidenti-122586/?refresh_ce
“Abbiamo riscontrato che le emissioni non regolamentate di aerei oltre i 914 metri da terra, sono la causa della maggior parte delle morti” afferma il responsabile della ricerca Steven Barret, un ingegnere areonautico del MIT (Massachusetts Institute of Technology).
Gli scarichi degli aerei, come quelli degli autoveicoli, contengono una grande varietà di agenti atmosferici inquinanti, come anidride solforosa e ossidi di azoto.
La maggior parte di queste particelle inquinanti sono minuscole, larghe la cento milionesima parte di un pollice (2,54 cm), o più sottili di un capello umano.
Le cosidette polveri sottili sono il maggior responsabile dei danni alla salute umana, specialmente se, una volta inalate nei polmoni, entrano in circolo nel flusso sanguineo, affermano gli scienziati.
Barret e i colleghi hanno usato una simulazione computerizzata che ha confrontato dati riguardanti il percorso degli aerei,
La simulazioni, basate su dati sperimentali, hanno registrato sia gli spostamenti delle particelle inquinanti nell'atmosfera, sia le emissioni inquinanti causate trasporti internazionali, specialmente in Asia e in Nord America.
Lo studio ha tenuto conto della distribuzione della popolazione mondiale e di come le rotte aeree potrebbero accrescere complessivamente il rischio di morte.
Complessivamente, il gruppo di ricerca ha stimato che 8.000 morti all'anno sono il risultato di inquinamento derivante da aerei che volano ad altitudini di circa 10.000 metri, mentre 2.000 sarebbero le vittime causate dagli scarichi inquinanti emessi durante le fasi di decollo e atterraggio.
Inquinamento atmosferico e conseguenti malattie respiratorie e cardiovascolari, compreso il cancro ai polmoni, sono queste le cause più comuni di queste morti, secondo quanto riferito dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità.
Non nel tuo cortile
A sorpresa, i luoghi con il più grande numero di aereoporti attivi potrebbero non essere quelli a subire i maggiori impatti ambientali, suggerisce lo studio.
Quando un aereo vola ad altitudini da crociera sopra le nuvole, i venti possono spandere lontano gli agenti inquinanti permettendo ai venti di spostare queste sostanze e farle cascare a terra a distanze fino a 10.000 km ad est dalla rotta dell'aereo.
Negli Stati Uniti i morti per le emissioni inquinanti degli aerei ammontano a 450 ogni anno- appena un settimo di quanto aspettato se gli agenti inquinanti cascassero perpendicolarmente verso terra dall'aereo.
In India, invece, le vittime dovute a questo tipo di emissioni inquinanti ammontano a circa 1,640 per anno, circa sette volte di più di quanto previsto basandosi sul numero di aerei che atterrano e decollano dal paese.
Molte di queste morti non sono causate dai voli sopra l'India, ma dalle emissioni inquinanti provenienti da Europa e America, che poi si spostano verso l'Asia, secondo lo studio pubblicato nel numero di ottobre di Environmental Science & Technology.
Frenare l'inquinamento atmosferico
Le vittime dell'inquinamento aereo rappresentano tuttavia, ancora una piccola parte del numero di morti causato dall'inquinamento atmosferico tout court.
Gli scarichi inquinanti delle navi, per esempio, uccidono una media di 60.000 persone l'anno, secondo uno studio del 2007, sempre pubblicato in Environmental Science & Technology.
Complessivamente, il numero delle morti per inquinamento atmosferico ammonta a un milione di vittime l'anno, secondo il programma delle Nazioni Unite per l'ambiente.
Ad ogni modo, secondo Berret: “L'aviazione sta crescendo, quindi dobbiamo cominciare da adesso a frenare la scia di vittime”.
“I legislatori devono considerare esplicitamente l'impatto dell'inquinamento aereo sulla salute umana” ha aggiunto.
Lo zolfo, presente nei combustibili dei jet, è forse il maggior agente killer, ma con un piccolo costo, stimabile in 5 centesimi americani per gallone (14 centesimi di euro ogni 4,5 litri), gran parte dello zolfo (il maggior fattore di inquinamento) può essere rimosso.
unfeng Liu, un chimico atmosferico dell'Università di Princeton, ha affermato che lo studio approfondisce “una tematica importante per l'inquinamento terrestre”.
Le morte dovute all'inquinamento degli aerei ammontano quasi alla decima parte delle morti per inquinamento atmosferico generale, afferma Liu. L'inquinamento aereo potrebbe così essere un importante priorità di regolamentazione ambientale nel futuro.
Questi risultati potrebbero quindi influenzare un giorno la politica americana, secondo quanto affermato da Lourdes Maurice, capo scienziato e consulente tecnico per l'ambiente della Federal Aviation Administration.
“Se i rilevamenti verranno confermati dai prossimi studi, l'agenzia dovrà cominciare a pensare come regolare le emissioni inquinanti degli aerei per minimizzare il loro impatto”, conclude Maurice. Fonte http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2010/10/13/news/aerei_l_inquinamento_uccide_pi_degli_incidenti-122586/?refresh_ce