Vaccinazione contro il Papillomavirus umano e la testimonianza di Marion.
La stessa Prof. Desguerre invita alla prudenza nella vaccinazione HPV.
Di seguito il lavoro della sua equipe e i relativi dati omessi dal sistema di farmacovigilanza.
Collusioni tra ditte, autori e medici i quali non riportano i casi reali delle reazioni post vaccinazione.
Malattie demielinizzanti, paralisi facciale, sindrome di Guillain-Barré, neurite ottica,sclerosi multipla,encefalite,questi i casi riscontrati.
Aggiornamento fonti gennaio 2016 a fine articolo
Risponde il Dottor Serravalle “La denuncia dal laboratorio molecolare di Milford (Usa): «Vaccino hpv, manipolati i dati sulla sicurezza»
Ci auguriamo che i media vorranno dare il giusto risalto a queste informazioni.
Il presidente di Assis
Dr. Eugenio Serravalle
La stampa francese ha pubblicato in questi giorni diversi articoli in merito alla somministrazione del vaccino contro il papillomavirus umano.
Pian piano si sta riconoscendo il legame tra la vaccinazione suddetta e i danni al sistema immunitario . Il tutto dopo il malessere provocato ad una ragazzina francese di soli 15 anni. La commissione, favorirebbe il diritto della ragazza e della sua famiglia a ricevere unindennizzo per i danni ricevuti.
Pian piano si sta riconoscendo il legame tra la vaccinazione suddetta e i danni al sistema immunitario . Il tutto dopo il malessere provocato ad una ragazzina francese di soli 15 anni. La commissione, favorirebbe il diritto della ragazza e della sua famiglia a ricevere unindennizzo per i danni ricevuti.
Quindi in teoria, la pubblica amministrazione francese,riconoscerebbe il nesso di causalità tra la somministrazione del Gardasil , prodotto da Sanofi Pasteur Merck, Sharp e Dohme (MSD) e la reazione di infiammazione acuta del sistema nervoso .
Una seconda iniezione (il vaccino è costituito da tre dosi) ha causato lo squilibrio del sistema immunitario nella suddetta ragazzina.
La ragazza, oltre ad aver subito una encefalomielite acuta, ha attraversato fasi di cecità, paralisi facciale e purtroppo da mesi soffre di paraplegia.
Il soggetto interessato a questi danni è l’alluminio , adiuvanteutilizzato nel vaccino per “migliorare la risposta immunitaria”.
- http://www.migueljara.com/2013/11/28/un-tribunal-medico-de-francia-reconoce-los-danos-de-la-vacuna-del-papiloma/
Un’altra presunta vittima di questo vaccino
Astrid Carolina Mendez Pinilla, una ragazza di 19 anni di Bogotá, è deceduta questa sera in una clinica della capitale, come dichiarato dal suo avvocato Monica Leon.
Video di seguito
La ragazza, che era in perfetta salute prima di ricevere il vaccino nel settembre 2013, dopo un anno ha ricevuto la seguente diagnosi : “il quadro presenta una progressiva debolezza; le sindromi variano a partire da quella di Guillain-Barre, polineuropatia, con prevalenza di mielina assonale“.
Pinilla Mendez è stata una delle vittime, tutelate attraverso una denuncia depositata da Leon diversi mesi fa,il quale ha concesso il diritto (a ben sette minorenni di Bogotà) di cura e di una completa assistenza sanitaria composta da un team medico che valuterà la questione in maniera completa,comprendendo anche la diagnosi del danno da vaccino.
Un paio di mesi prima, una decina di ragazze avevano presentato simili reazioni da vaccino ed erano arrivate a Bogotà in cerca di aiuto e risposte. Successivamente, sono state prese in considerazione dalle autorità che le hanno affidate ad una clinica dove sono state sottoposte ad esami da diversi medici.
Il Ministero della Salute, nel frattempo, continua a difendere la suddetta vaccinazione ignorando dei gravi effetti collaterali e danni.
Attendiamo risposte.
Fonte e Correlati
Il video seguente, è particolarmente tecnico, ma quello che serve è comprendere gli innumerevoli e gravi danni provocati da questo vaccino.
In questo video, il neurologo francese, il Dr. Isabelle Desguerre racconta la storia di Marion, una ragazza sana senza alcun problema fisico, una brillante studentessa di appena 14 anni.
Dieci giorni dopo la seconda iniezione di Gardasil, la salute dell’adolescente inizia a peggiorare; i sintomi comparsi comprendono l’ipersonnia diurna (sonno eccessivo), disturbi del sonno durante la notte e difficoltà nella concentrazione .
Un controllo medico iniziale, compresa la risonanza magnetica mostra (vedi le immagini) localizzati l’iperintensità in T2 e Flair nel lobo parietale del cervello.
Memoria e logica sembrano non aver risentito di particolari problemi ma la quotidianità dice altro; ad esempio Marion iniziò a comportarsi in maniera strana. A seguito dei frequenti comportamenti compulsivi come scappare di casa per entrare in un negozio,rubare senza ricordarsene in seguito, i familiari della ragazza,decisero di far seguire Marion da uno psichiatra infantile.
Pochi mesi dopo, nel giugno 2009, i problemi comportamentali divennero patologici e molto più acuti: Marion ad esempio si spogliava nuda per la strada, presentando evidenti problemi mentali.
Da una studentessa brillante ad una ragazza con seri problemi e handicap mentali.
La valutazione è stata:
- deterioramento cognitivo con disturbi della memoria comune.
La ragazza poi venne sottoposta ad una serie di test. Una risonanza magnetica mostrò una iperintensità peri-ventricolare (si può vedere nell’immagine sottostante attraverso l’alone bianco intorno ventricoli cerebrali).
La valutazione medica unita a tutti gli esami a cui Marion è stata sottoposta ha dato credito,attraverso la sintesi intratecale ,ad una sorta di iniziazione di eventi immunologici che si verificheranno nel fluido cerebrospinale.
Tuttavia, la traccia di demielinizzazione (riguardo MRI) sembra essere peggiorata rispetto al primo MRI eseguito all’inizio dei disordini.
Nella foto sottostante,il peggioramento (a destra) della lesione rispetto al precedente MRI (a sinistra) :
Diverse figure mediche specialistiche si sono unite in questo caso nella collaborazione del caso di Marion. Successivamente la ragazza è stata trattata con cortisone che migliorò la sua condizione in maniera netta; il tutto però durò solo un mese.
I suoi problemi comportamentali ricomparvero fino a che Marion non venne ricoverata al reparto di psichiatria infantile .
Nessun miglioramento per la ragazza con le cure cortisoniche ; si è provveduti a reintrodurre una seconda puntura lombare che trova sempre la stessa reazione immunologica senza alcuna buona reazione.
I disturbi cognitivi rimangono e le fughe di Marion aumentano fino a quando il corpo della ragazza venne ritrovato due mesi dopo . (Nel video è importante ascoltare le affermazioni tra 7’10 ” e 7’30 “).
All’inizio del 2009, quando iniziò la pratica vaccinale di massa successiva alla grande campagna di vaccinazione francese, la farmacovigilanza riportò “solamente”cinque casi l’anno di malattie demielinizzanti riscontrati entro 21 giorni dopo la vaccinazione.
Alla fine del 2009, erano già 10 i casi di malattie demielinizzanti entro il mese successivamente alla vaccinazione.
Anche se apparentemente molto raro (sappiamo bene che non esiste alcun riconoscimento ufficiale sui danni seguenti alle vaccinazioni), lo stesso team medico ha affrontato dopo il caso di Marion ad altri due gravi casi neurologici sempre successivi alla vaccinazione HPV.
Uno dei casi presenta un edema cerebrale con un’iperintensa riscontrata in 15 giorni dopo la vaccinazione e un’encefalomielite acuta disseminata (ADEM).
La particolarità di questi casi sollevati dal Prof. I. Desguerre è che non si presentano con segni neurologici acuti ma attraverso manifestazioni neuropsicologiche e psichiatriche così gravi da condurre a disturbi comportamentali.
Infine per coronare il tutto, la stessa equipe ha affrontato un caso dimielite acuta nelle tre settimane a seguito di una seconda dose di vaccino ed un caso riguardante la sindrome di Guillain-Barré.
Il team del Prof. Desguerre è ricorso alle ricerche nella letteratura medica sull’argomento,recuperando dall’inizio del 2015 una dozzina di pubblicazioni che parlano In primo luogo dell’importanza della vaccinazione senza menzionare alcun danno.
Questo portò lo stesso team ad approfondire circa i danni della suddetta vaccinazione prendendo esempio dagli studi trasversali (che esaminano cioè una serie di studi sullo stato di un problema medico particolare); il mese di marzo 2015 comprende ben 661 pubblicazioni scientifiche scritte tra il 2007 e il 2014.
Il Prof. Desguerre continua ad osservare l’omissione dei danni e degli effetti collaterali di questo vaccino.
Uno studio portoghese ha ancora Ha anche osservato 4 casi di attacchi demielinizzanti nelle giovani donne appena vaccinate e che si manifesta ancora una volta attraverso un danno cerebrale.
Ci chiediamo dove sia la farmacovigilanza. Dove sono i dati?
Non ci soffermiamo sui molteplici conflitti d’ interesse che coinvolgono le pubblicazioni scientifiche le quali negano o minimizzano l’ovvio rischio derivante dalla suddetta vaccinazione.
Così uno studio britannico del 2014, affronta la collusione dei medici ed autori stipendiati dal produttore GSK sulle omissioni riguardanti gli effetti collaterali neurologici conseguenti al vaccino HPV Cervarix .
Farmacovigilanza?
Nessuno di questi casi compare in alcun registro:
- In quattro anni sono stati riscontrati ben 19 casi di paralisi facciale di cui 5 presumibilmente attribuibili alla vaccinazione; 14 casi di sindrome di Guillain-Barré; 4. 8 casi di neurite ottica; 4. 7 di lupus; 2. 5 casi di sclerosi multipla; 3. 6 encefalite .
- Notiamo una sottostima nei dati ed un sistema passivo di farmacovigilanza poiché ufficialmente, l’azienza GSK e gli autori di studi parlano di solamente 20 casi in 4 anni,cosa assolutamente non vera.
Come sottolineato da Isabelle Desguerre, la letteratura medica non è sufficientemente illuminante per gli operatori al momento perché:
- Evoca solamente delle semplici reazioni locali banali
- Si concentra principalmente sulla copertura vaccinale (vaccinare il maggior numero possibile di persone)
- Collusione da parte delle pubblicazioni e dell’operato dei laboratori
- La metodologia utilizzata finora è assolutamente errata poiché essa esclude un nesso di causalità tra la vaccinazione e i vari disordini, sopratutto in considerazione della specificità del quadro clinico .
I Casi neurologici citati dal professor Desguerre non hanno mostrato alcuna predisposizione genetica (è molto importante sottolineare ciò).
La stessa Prof. Desguerre ha consigliato prudenza nella suddetta vaccinazione . Essa parla della mancanza di effettuazione di analisi post vaccinazione per la determinazione di un quadro clinico completo in presenza di danni riscontrati.
VIDEO CORRELATI
- L’intervento della Prof.Desguerre
Che i vaccini possano alterare il comportamento umano a seguito danni permanenti causati da una vaccinazione,non è assolutamente uno scoop per coloro che studiano il soggetto in modo indipendente e non ideologico da anni .
Si conosce lo stretto legame tra il sistema immunitario e quello nervoso.
Questi collegamenti erano già noti e studiati per molti anni da specialisti.
Da questo la grave preoccupazione per la sfera comportamentale .
E’ quindi inaccettabile che i genitori e gli adolescenti coinvolti (ora anche in Svizzera, Canada, Stati Uniti e Australia) non siano adeguatamente informati di questi gravi rischi neurologici, capaci di modificare irreversibilmente il comportamento ed indurre la morte.
- Si consiglia anche l’eccellente sintesi fatta dal Dr Lucija Tomljenovic (dottorato di ricerca in Neuroscienze presso l’Università della British Columbia di Vancouver,Canada) sulla vaccinazione contro l’HPV . Nel secondo video invece una sintesi della stessa riguardante le vaccinazioni in generale e la corruzione del mondo farmaceutico.
ARGOMENTI CORRELATI
Due intere sezioni
Più di 130 ragazze adolescenti danneggiate dalla vaccinazione contro il papilloma virus umano.Le famiglie delle vittime chiedono il ritiro del Gardasil.
Tuttavia, il mese scorso, l’Agenzia europea per i farmaci ha stabilito che il vaccino HPV è innocuo ed efficace.
La revisione europea riguarda due condizioni: sindrome dolorosa regionale complessa (CRPS) e la sindrome di tachicardia ortostatica posturale (POTS) nelle giovani donne danneggiate dei vaccini HPV.
Anna Cannon, la portavoce di Regret, ha dichiarato: “Per ora abbiamo 131 ragazze danneggiate, ma i casi aumentano ogni giorno”.
- http://www.independent.ie/irish-news/health/revealed-trauma-of-131-girls-after-hpv-nightmare-34262481.html
Fonte
http://www.initiativecitoyenne.be/2015/07/lesions-cerebrales-apres-le-gardasil-parents-et-ados-doivent-le-savoir-avant-la-vaccination.html
ALLEGATI
La denuncia contro il Prof Henri Joyeux
La decisione ha suscitato diverse polemiche in merito.
Patrick Bouet, Presidente del consiglio dell’Ordine Nazionale dei medici , ha annunciato Giovedi 25 giugno la denuncia effettuata presso la Sezione disciplinare Trial Linguadoca-Rossiglione contro il professor Henri Joyeux il 13 maggio; lo stesso aveva indetto una petizione sui pericoli concernenti le vaccinazioni raccoglendo quasi 680.000 firme.
FONTE
- http://www.lemonde.fr/societe/article/2015/06/25/vaccins-l-ordre-des-medecins-porte-plainte-contre-le-professeur-joyeux_4661835_3224.html#ylXxSwSAR8xPKpZ6.99
DANIMARCA
La Società per il cancro riceve denaro dall’industria farmaceutica prima di una vasta campagna per l’HPV
La Società danese per il cancro ha ricevuto 675.000 corone dal produttore del vaccino anti-HPV Gardasil prima del lancio della campagna per l’HPV ‘Wonderful Life’.
La Società per il cancro riceve denaro dall’industria farmaceutica prima di una vasta campagna per l’HPV
La Società danese per il cancro ha ricevuto 675.000 corone dal produttore del vaccino anti-HPV Gardasil prima del lancio della campagna per l’HPV ‘Wonderful Life’.
- http://www.mx.dk/nyheder/hpv/story/28716083
STATI UNITI
Una pluri-premiata neurologa mette in guarda sul possibile nesso tra la vaccinazione anti-HPV e le ragazze malate.
La neurologa e docente universitaria americana specializzata in malattie autoimmuni Svetlana Blitshteyn, ora mette in guardia sulle affermazioni che negano l’esistenza di un nesso tra i vaccini anti-HPV e la POTS e altre malattie autoimmuni.
La stessa Svetlana Blitshteyn ha studiato diverse ragazze che sospettano di essere state danneggiate dal vaccino e dichiara:
“La maggior parte di queste giovani ragazze era in salute prima del vaccino”.
Una pluri-premiata neurologa mette in guarda sul possibile nesso tra la vaccinazione anti-HPV e le ragazze malate.
La neurologa e docente universitaria americana specializzata in malattie autoimmuni Svetlana Blitshteyn, ora mette in guardia sulle affermazioni che negano l’esistenza di un nesso tra i vaccini anti-HPV e la POTS e altre malattie autoimmuni.
La stessa Svetlana Blitshteyn ha studiato diverse ragazze che sospettano di essere state danneggiate dal vaccino e dichiara:
“La maggior parte di queste giovani ragazze era in salute prima del vaccino”.
- http://www.mx.dk/nyheder/hpv_int/story/16369899
Infarto miocardico fatale legato al Gardasil® in un adolescente: il caso presentato all’Office of Special Masters della U.S. Court of Federal Claims (il “Tribunale dei vaccini” statunitense, ndt).
Gomez contro il Dipartimento della Salute degli Stati Uniti:
L’istanza n. 15-0160V1 presentata dallo studio legale Roberts Law Firm di Newport Beach, California, per i querelanti Adan Gomez e Raquel Ayon, a nome del proprio figlio defunto Joel Gomez, recita:
Joel Gomez ha ricevuto il vaccino Gardasil di Merck il 19 giugno 2013 e nuovamente il 19 agosto 2013, ed è morto nel sonno il giorno seguente, 20 agosto 2013. Il decesso è stato causato di fatto dalla somministrazione del vaccino Gardasil.
Gomez contro il Dipartimento della Salute degli Stati Uniti:
L’istanza n. 15-0160V1 presentata dallo studio legale Roberts Law Firm di Newport Beach, California, per i querelanti Adan Gomez e Raquel Ayon, a nome del proprio figlio defunto Joel Gomez, recita:
Joel Gomez ha ricevuto il vaccino Gardasil di Merck il 19 giugno 2013 e nuovamente il 19 agosto 2013, ed è morto nel sonno il giorno seguente, 20 agosto 2013. Il decesso è stato causato di fatto dalla somministrazione del vaccino Gardasil.
Tale affermazione è rafforzata da una perizia di supporto redatta da Sin Hang Lee, MD, in cui si legge:
Il Gardasil® ha causato o contribuito a causare un infarto del miocardio nel deceduto, e la seconda dose di Gardasil® ha infine causato un’ipotensione fatale in questo caso nel giorno della vaccinazione. Non c’è altra causa plausibile per la morte di Joel Gomez nella notte del 19 agosto 2013.
La documentazione mostra che Joel Gomez, il deceduto, un ragazzo sano di 14 anni, che fin dalla nascita eseguiva regolarmente visite per i bilanci di salute presso lo studio pediatrico, non mostrava alcun segno di problemi di salute pre-esistenti, e nello specifico nessun segno di anomalie cardiache, disturbi psicologici o abuso di sostanze. L’adolescente si era allenato per la squadra di football della scuola superiore dalle quattro alle cinque ore al giorno nei due mesi precedenti il decesso senza incidenti.
Il 19 giugno 2013, il ragazzo ricevette la prima dose di Gardasil® con iniezione al braccio sinistro presso lo studio del medico. Non furono segnalate reazioni avverse in seguito alla prima vaccinazione da parte del ragazzo, della sua famiglia o del medico. Il 19 agosto 2013 il ragazzo ricevette una seconda dose di Gardasil®, come programmato nello studio del medico. Dopo di che, ritornò a casa e andò a dormire. Il ragazzo fu trovato a letto in stato di incoscienza la mattina seguente, 20 agosto 2013, alle ore 7:00, dalla sua famiglia.
Furono chiamati i paramedici e il ragazzo fu trasportato in ospedale, dove fu dichiarato morto alle ore 9:07 del 20 agosto 2013.
L’autopsia fu eseguita il 23 agosto 2013 da un medico legale (ME) di Los Angeles, California.
Il referto autoptico ha rilevato la presenza di elementi anomali significativi, tra cui quanto segue:
una fascia stretta e lunga divenuta di colore nero-rossastro che è in qualche modo più scura del resto del miocardio e che si estende per una lunghezza di 6 cm e una larghezza di 0,4 cm dalla base anteriore del cuore fin quasi all’apice. ..tale lesione è limitata alla parete libera anteriore. Entrambi i polmoni sono estremamente pesanti. Il parenchima polmonare è di colore viola-rosso-scuro e completamente intriso di edema e sangue. Microscopicamente, una lesione localizzata è stata rilevata nel ventricolo sinistro del cuore.
Secondo il parere del medico legale:
Il decesso è avvenuto per miocardite, che sembrerebbe essere stata totalmente asintomatica. Dal punto di vista istologico, la malattia era presente da almeno alcuni giorni o settimane. La causa è sconosciuta.
Il Dott. Lee ha esaminato i vetrini microscopici e ha concluso che la lesione al miocardio corrispondeva ad un infarto, successivamente in fase di recupero, avvenuto alcune settimane prima, in concomitanza dell’inoculazione della prima dose di Gardasil®.
Secondo il suo parere,
I frammenti di DNA del gene L1 dell’HPV legati all’adiuvante alluminio nel Gardasil® possono causare l’insorgenza improvvisa e inaspettata del fattore di necrosi tumorale α e di altre citochine. Alcune di queste citochine rilasciate dai macrofagi sono potenti depressori del miocardio, capaci di causare ipotensione con piccole perfusioni cardiache in certi individui geneticamente o fisicamente predisposti.
Perché questo caso è significativo?
Infarto miocardico
Joel Gomez era chiaramente un ragazzino sano ed atletico seguito dal pediatra fin dalla nascita. L’infarto miocardico si è verificato tra le due somministrazioni di Gardasil, come descritto dal referto del medico legale. Secondo il Dott. Lee, un infarto in fase di recupero all’età di 14 anni è un fenomeno che praticamente non ha precedenti. Di fatto, il Dott. Lee evidenzia che in questo caso si è verificato un infarto del miocardio “da manuale”, analogo a quello comunemente osservato in pazienti molto più anziani con una storia clinica di attacchi cardiaci. L’unico fattore di cambiamento intervenuto nella vita di questo ragazzo è dato dalle vaccinazioni con Gardasil.
Secondo l’istanza presentata:
i querelanti asseriscono che Joel ha contratto una miocardite, causata, di fatto, dal vaccino Gardasil. I querelanti asseriscono che la sequenza logica di causa-effetto dimostra che la vaccinazione è stata la ragione del decesso. Un ulteriore sostegno alla relazione di causalità deriva dal considerare la stretta relazione temporale tra la vaccinazione e il decesso. Il fatto che Joel fosse un ragazzo sano di 14 anni senza problemi di salute rappresenta una forte prova circostanziale che il decesso sia stato causato, di fatto, dal vaccino Gardasil.
Ciò significa che non c’è modo di sapere quante ragazze (o ragazzi) vaccinate con Gardasil abbiano sviluppato un danno permanente al miocardio. Che lo si voglia definire miocardite o infarto, si tratta, in entrambi i casi, di una patologia cardiaca silente. Una patologia cardiaca silente sarebbe da considerare assenza di danno se il paziente non fosse deceduto?
In un colloquio telefonico in merito alla significatività di questo caso per i genitori e i professionisti del settore medico, il Dott. Lee ha dichiarato:
Gli adolescenti vaccinati con Gardasil® dovrebbero astenersi da sport agonistici come il football per almeno due mesi e dovrebbero sottoporsi ad un elettrocardiogramma per escludere un infarto miocardico silente in atto, qualora si verifichino episodi di sincope, disturbo toracico, tachicardia o ipotensione nei due mesi successivi all’inoculo di Gardasil®.
Il Gardasil® ha causato o contribuito a causare un infarto del miocardio nel deceduto, e la seconda dose di Gardasil® ha infine causato un’ipotensione fatale in questo caso nel giorno della vaccinazione. Non c’è altra causa plausibile per la morte di Joel Gomez nella notte del 19 agosto 2013.
La documentazione mostra che Joel Gomez, il deceduto, un ragazzo sano di 14 anni, che fin dalla nascita eseguiva regolarmente visite per i bilanci di salute presso lo studio pediatrico, non mostrava alcun segno di problemi di salute pre-esistenti, e nello specifico nessun segno di anomalie cardiache, disturbi psicologici o abuso di sostanze. L’adolescente si era allenato per la squadra di football della scuola superiore dalle quattro alle cinque ore al giorno nei due mesi precedenti il decesso senza incidenti.
Il 19 giugno 2013, il ragazzo ricevette la prima dose di Gardasil® con iniezione al braccio sinistro presso lo studio del medico. Non furono segnalate reazioni avverse in seguito alla prima vaccinazione da parte del ragazzo, della sua famiglia o del medico. Il 19 agosto 2013 il ragazzo ricevette una seconda dose di Gardasil®, come programmato nello studio del medico. Dopo di che, ritornò a casa e andò a dormire. Il ragazzo fu trovato a letto in stato di incoscienza la mattina seguente, 20 agosto 2013, alle ore 7:00, dalla sua famiglia.
Furono chiamati i paramedici e il ragazzo fu trasportato in ospedale, dove fu dichiarato morto alle ore 9:07 del 20 agosto 2013.
L’autopsia fu eseguita il 23 agosto 2013 da un medico legale (ME) di Los Angeles, California.
Il referto autoptico ha rilevato la presenza di elementi anomali significativi, tra cui quanto segue:
una fascia stretta e lunga divenuta di colore nero-rossastro che è in qualche modo più scura del resto del miocardio e che si estende per una lunghezza di 6 cm e una larghezza di 0,4 cm dalla base anteriore del cuore fin quasi all’apice. ..tale lesione è limitata alla parete libera anteriore. Entrambi i polmoni sono estremamente pesanti. Il parenchima polmonare è di colore viola-rosso-scuro e completamente intriso di edema e sangue. Microscopicamente, una lesione localizzata è stata rilevata nel ventricolo sinistro del cuore.
Secondo il parere del medico legale:
Il decesso è avvenuto per miocardite, che sembrerebbe essere stata totalmente asintomatica. Dal punto di vista istologico, la malattia era presente da almeno alcuni giorni o settimane. La causa è sconosciuta.
Il Dott. Lee ha esaminato i vetrini microscopici e ha concluso che la lesione al miocardio corrispondeva ad un infarto, successivamente in fase di recupero, avvenuto alcune settimane prima, in concomitanza dell’inoculazione della prima dose di Gardasil®.
Secondo il suo parere,
I frammenti di DNA del gene L1 dell’HPV legati all’adiuvante alluminio nel Gardasil® possono causare l’insorgenza improvvisa e inaspettata del fattore di necrosi tumorale α e di altre citochine. Alcune di queste citochine rilasciate dai macrofagi sono potenti depressori del miocardio, capaci di causare ipotensione con piccole perfusioni cardiache in certi individui geneticamente o fisicamente predisposti.
Perché questo caso è significativo?
Infarto miocardico
Joel Gomez era chiaramente un ragazzino sano ed atletico seguito dal pediatra fin dalla nascita. L’infarto miocardico si è verificato tra le due somministrazioni di Gardasil, come descritto dal referto del medico legale. Secondo il Dott. Lee, un infarto in fase di recupero all’età di 14 anni è un fenomeno che praticamente non ha precedenti. Di fatto, il Dott. Lee evidenzia che in questo caso si è verificato un infarto del miocardio “da manuale”, analogo a quello comunemente osservato in pazienti molto più anziani con una storia clinica di attacchi cardiaci. L’unico fattore di cambiamento intervenuto nella vita di questo ragazzo è dato dalle vaccinazioni con Gardasil.
Secondo l’istanza presentata:
i querelanti asseriscono che Joel ha contratto una miocardite, causata, di fatto, dal vaccino Gardasil. I querelanti asseriscono che la sequenza logica di causa-effetto dimostra che la vaccinazione è stata la ragione del decesso. Un ulteriore sostegno alla relazione di causalità deriva dal considerare la stretta relazione temporale tra la vaccinazione e il decesso. Il fatto che Joel fosse un ragazzo sano di 14 anni senza problemi di salute rappresenta una forte prova circostanziale che il decesso sia stato causato, di fatto, dal vaccino Gardasil.
Ciò significa che non c’è modo di sapere quante ragazze (o ragazzi) vaccinate con Gardasil abbiano sviluppato un danno permanente al miocardio. Che lo si voglia definire miocardite o infarto, si tratta, in entrambi i casi, di una patologia cardiaca silente. Una patologia cardiaca silente sarebbe da considerare assenza di danno se il paziente non fosse deceduto?
In un colloquio telefonico in merito alla significatività di questo caso per i genitori e i professionisti del settore medico, il Dott. Lee ha dichiarato:
Gli adolescenti vaccinati con Gardasil® dovrebbero astenersi da sport agonistici come il football per almeno due mesi e dovrebbero sottoporsi ad un elettrocardiogramma per escludere un infarto miocardico silente in atto, qualora si verifichino episodi di sincope, disturbo toracico, tachicardia o ipotensione nei due mesi successivi all’inoculo di Gardasil®.
- https://healthimpactnews.com/2015/teen-age-boy-dies-after-gardasil-vaccine-lawsuit-filed-in-u-s/ Tratto da www.vacciniinforma.it