Buongiorno Dott. Vaccaro, Ho appena letto il suo blog e le faccio i miei complimenti. Sono curiosa di sapere se ha delle informazioni specifiche o dei suggerimenti in relazione alla condizione cosiddetta Morgellons.
DA DUE ANNI SOFFRO DI QUESTA CONDIZIONE CON ESAGONI COLORATI CHE ESCONO DALLA MIA PELLE
Sono una mamma professionista di 45 anni e divido il mio tempo tra Milano e Boston. Da circa 2 anni, soffro degli stranissimi sintomi di tale condizione, con fibre blu, rosse, bianche e nere e strana materia. Succede che perfino degli esagoni colorati fuoriescano dalla pelle.
MI CONSIDERO QUASI GUARITA GRAZIE A UNA SERIE DI CONTROMISURE
In realtà sto molto, molto meglio adesso e mi considero guarita al 95% grazie all’assunzione di borace, all’utilizzo regolare di una sauna all’infrarosso, ad una dieta molto sana ed ai soggiorni frequenti in campagna. Trascorro infatti una settimana al mese fuori Milano, generalmente presso una spa nel Bergamasco.
LA CURIOSITÀ SULLE CAUSE NON SI PLACA
Sto cercando semplicemente delle informazioni in quanto rimango molto curiosa in merito alle cause, dal momento che ho passato un periodo davvero infernale per proteggere me stessa, ma soprattutto la mia famiglia. Grazie a Dio, nessuno dei miei parenti o amici ha sofferto di questi sintomi tremendi.
Mi piacerebbe sentire il suo parere in merito. Cordiali saluti.
Lettera firmata
Mi piacerebbe sentire il suo parere in merito. Cordiali saluti.
Lettera firmata
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RISPOSTA
STIAMO ATTENTI ALLA VELENOSITÀ DEL BORACE
Ciao. Hai fatto bene a contattarmi perché è della massima importanza conoscere i nostri percorsi e le nostre eventuali disavventure chimico-salutistiche. Non è quindi una questione di semplice curiosità. I rimedi che hai elencato, tipo dieta sana e soggiorni in campagna, ti hanno sicuramente aiutata. Quanto al borace, le cose meritano qualche approfondimento. Il borace è infatti velenoso secondo molti ricercatori. Si consiglia infatti di non utilizzarlo in famiglie con bambini ed animali domestici. Ovvio che non intendo affatto metterti paure e ipotizzare che non sei guarita del tutto o che potresti essere soggetta a recidive. Ma la franchezza in questi casi è d’obbligo. Tu stessa del resto mantieni una percentuale di dubbio, anche se assai minima
IL BORACE VIENE USATO DIFFUSAMENTE DA DIVERSE INDUSTRIE
Il borace, o sodio borato è un composto del boro. Possiamo definirlo come prodotto della reazione tra acido borico e soda, o come cristallo morbido bianco, che si dissolve facilmente nell’acqua. Se lasciato esposto all’aria secca, perde lentamente l’acqua di idratazione e diventa una sostanza gessosa bianca. Il borace venduto in farmacia è del tutto disidratato. Viene spesso utilizzato come sostanza anti-formiche ed anti-scarafaggi, poca cosa però rispetto agli impieghi industriali. Il borace si usa pure per la fabbricazione dei vetri e degli smalti e nella saldatura dei metalli. In tintoria il borace serve per smacchiare i tessuti perché è in grado di sciogliere i grassi, di ammorbidire lo sporco e di ostacolare lo sviluppo di muffe e batteri.
LA COMUNITÀ SCIENTIFICA CITATA IN SENSO GENERICO NON MERITA ALCUN CREDITO
Ma veniamo alla Morgellons che Wikipedia definisce “Presunta patologia caratterizzata da una serie di sintomi cutanei quali prurito, fitte dolorose, apparente presenza di fibre sulla o sotto la pelle, lesioni permanenti alla cute tipo eruzioni cutanee o piaghe. Il nome è stato coniato dalla biologa statunitense Mary Leitao, che per prima descrisse la presunta patologia. La comunità scientifica non ha rilevato alcuna fondatezza nelle teorie della Leitao e ha ricondotto i sintomi descritti a patologie già note, generalmente collegate a disturbi mentali ed in particolare a una forma di parassitosi allucinatoria.
L’ALLINEAMENTO STEREOTIPATO E POCO SPONTANEO PUZZA SEMPRE DI BRUCIATO
Personalmente mi sorprende la strana furia contro questa malattia presunta da parte di troppi siti internet quando, ogniqualvolta si presenta una nuova patologia anche rarissima, tutti sono pronti a considerarla e a darle credito, come portatrice di nuove potenzialità commerciali per la Medicina e per Big Pharma.
ORIGINE DELLA PAROLA FRANCESE MORGELLONS
Venne così chiamata dalla mamma di una bambina che presentava strani sintomi cutanei, analoghi a quelli di una patologia di cui la donna aveva letto in un testo medico del 1600, per la precisione in una lettera scritta ad un amico da sir Thomas Browne (1605-1682), un erudito inglese che si interessò a varie branche del sapere, sentendosi influenzato dalla rivoluzione scientifica apportata da Bacone. In quella lettera Browne descriveva parecchie circostanze mediche da lui riscontrate, compreso il fatto che in Linguadoca vi era una endemia chiamata Morgellons, che colpiva i bambini più che gli adulti, i quali presentavano una crescita di capelli non in testa ma sul retro del corpo, unita a convulsioni e tosse.
TESTO ORIGINALE DELLA LETTERA DI THOMAS BROWN
Il testo originale della lettera esiste e, il passo in cui si accenna la prima volta al Morgellons sta incluso nella seguente frase: “Hairs which have most amused me have not been in the Face or Head, but on the Back, and not in Men but Children, as I long ago observed in that Endemial Distemper of little Children in Languedock, called the Morgellons, wherein they critically break out with harsh Hairs on their Backs, which takes off the Unquiet Symptomes of the Disease, and delivers them from Coughs and Convulsions”.
SINTOMI DELLA MORGELLONS
Molti dei pazienti affetti dal morbo di Morgellons provano una strana sensazione di bruciore diffusa su tutto il corpo, altri parlano di insetti che corrono appena sotto la superficie della pelle. Altri ancora lamentano dolori muscolo-scheletrici ed una sensazione di affaticamento generale. Dunque, una sintomatologia complessa e ambigua, tanto da far pensare a una malattia della psiche una malattia immaginaria, conseguenza di gravi disturbi di natura emotiva e psicologica.
PRESENZA REALE E NON FITTIZIA DI FIBRE DI POLIETILENE E GRANULI NERI
Esistono però prove concrete che smantellano l’ipotesi psicologica. Esse vengono dalla presenza reale e non fittizia di strane fibre filamentose che fuoriescono dalla cute, molto simili alle fibre di polietilene e granuli neri. Il tutto è reso ancor più strano dal colore blu delle fibre. La sindrome di Morgellons viene pertanto presentata come un mistero ambiguo ed incomprensibile, un’incognita che la Scienza Ufficiale non riesce tuttora a spiegare. Bollato per anni dalla comunità scientifica come una patologia psichiatrica, il Morbo di Morgellons è ora oggetto di studio da parte del CDC (Centers for Disease Control and Prevention), l’organo statunitense di ricerca e prevenzione della malattie, famigerato ente pianificatore, disegnatore ed inventore della sindrome-etichetta Aids.
PAZIENTI LIQUIDATI COME SQUILIBRATI E SCHIZOFRENICI
La maggior parte dei pazienti, liquidati come matti e accusati di procurarsi da soli le lesioni, si è riunita dal 2002 in una fondazione, la Morgellons Research Foundation, creata da Mary Leitao.
Il sito della fondazione www.morgellons.org, aperto a tutti coloro che vivono un’ esperienza di Morgellons, conta più di 11.000 iscritti, la maggior parte abitanti in California, Texas e Florida. Tutti riportano strani fenomeni della pelle come forte prurito, granuli catramosi e filamenti bluastri, rossi e traslucidi che emergerebbero dalle lesioni.
Il sito della fondazione www.morgellons.org, aperto a tutti coloro che vivono un’ esperienza di Morgellons, conta più di 11.000 iscritti, la maggior parte abitanti in California, Texas e Florida. Tutti riportano strani fenomeni della pelle come forte prurito, granuli catramosi e filamenti bluastri, rossi e traslucidi che emergerebbero dalle lesioni.
Nel sito la signora Leitao descriveva minuziosamente gli inquietanti sintomi della misteriosa malattia e alla fine la comunità medica la accusò di aver costruito una messa in scena. Ma alla intraprendente signora giunsero ben settemila mail di persone che accusavano gli stessi sintomi, dichiarandosi anch’essi malati di Morgellons.
ESAME DEI CAMPIONI DA PARTE DEL NEURO-SCIENZIATO RENDY WYMORE
Come riporta il resoconto di agenziastampaitalia.it, una tra le poche persone che hanno esaminato scientificamente il morbo di Moregellons è Randy Wymore, un neuro-scienziato del Center for Health Science dell’Università di Oklahoma. Wymore ha ricevuto da diverse persone dei campioni di fibra fuoriuscite dalla loro pelle. Anche se i campioni presentavano una certa somiglianza tra loro, non erano paragonabili a nessun’altra fibra sintetica o naturale conosciuta.
FIBRE DIVERSE DA TUTTE QUELLE CONOSCIUTE
Wymore chiese alla squadra di polizia forense Tulsa di esaminarle. La squadra ha identificato le strutture chimiche delle fibre e le ha confrontate con la loro banca dati costituita da ben 800 campioni. Le fibre in questione non coincidevano con nessuna di quelle del database, pertanto si è ricorsi alla cromatografia gassosa per compararle con 90.000 composti organici. Anche in questo caso, le fibre non hanno dato riscontri tali da poter coincidere con i composti. La squadra di polizia è giunta pertanto alla conclusione che le fibre sono ignote, fatte di elementi sconosciuti e non certo provenienti da vestiti a stretto contatto con le croste di ferite. Le fibre, infatti, bruciate a 700 gradi, si sono annerite ma non distrutte.
CONTROLLI SOTTOPELLE COL DERMATOSCOPIO DELLA DOTTORESSA CASEY
Wymore chiese anche al capo reparto di pediatria dell’ospedale universitario di Oklahoma, Rhonda Casey, di osservare alcuni pazienti. Eseguendo la biopsia delle superfici della pelle lesionate e sane, usando un dermatoscopio, la dottoressa Casey è stata in grado di osservare le fibre sotto la pelle dei malati e di ritrovarle unite sia ai tessuti sani sia a quelli danneggiati, identificando, tra l’altro, la varietà di colori di tali filamenti.
ABBONDANTI CASI MORELLONS IN USA, ALCUNI PURE IN ITALIA
Oltre a ciò, la stessa dottoressa ha riferito il caso di una giovane ragazza con una lesione sulla gamba dalla quale spuntavano fibre nere, confermando l’impossibilità da parte della giovane di essersi cagionata ella stessa una ferita simile. Questi sono alcuni dei casi riscontrati. Il maggior numero dei malati è negli Stati Uniti, ma anche in Italia esistono diversi casi che gli esperti riconducono alla Sindrome di Morgellons.
SCIE CHIMICHE SOTTO ACCUSA
È possibile individuare un collegamento tra le controverse scie chimiche, tra ciò che esse contengono e il morbo di Morgellons? Nuovi studi e analisi di laboratorio hanno consentito di accertare che il morbo è collegato alla presenza nell’organismo di frammenti costituiti da silicone e da fibre di polietilene dei malati. Il polietilene è usato normalmente nell’industria delle fibre ottiche.
UN ANELLO DI CONGIUNZIONE CON LE PORCHERIE CHE CADONO DAL CIELO
A queste conclusioni è giunta la dottoressa Hildegarde Staninger, tossicologa, nell’ottobre del 2006. La ricercatrice precisa che tali materiali sono usati dall’industria delle nano-biotecnologie per incapsulare i virus. E questo potrebbe essere l’anello di congiunzione. Ciò che cade dal cielo e ciò che si riscontra in alcuni pazienti trova una corrispondenza chiara ed inequivocabile.
OGGI SAPPIAMO IN DETTAGLIO COSA CONTENGONO LE CHEMTRAILS
I ricercatori hanno raccolto prove concrete che le scie chimiche contengono non solo germi, ma anche metalli, cellule di sangue, sedativi, sostanze cristalline, sali di bario, e un tipo di fibra di polietilene e silicio che si fonde solo oltre i mille gradi F° (1000 Fahrenheit = 537,78° Celsius).
Nessuno venga poi a dire castronate negazionistiche sul Nuovo Ordine Mondiale e sulle scie chimiche malandrine. Le vediamo tutti sopra le nostre teste. Non siamo dei catastrofisti che passano il tempo a immaginare operazioni inesistenti, inique e clandestine, ma dei realisti che ragionano con dati alla mano.
Nessuno venga poi a dire castronate negazionistiche sul Nuovo Ordine Mondiale e sulle scie chimiche malandrine. Le vediamo tutti sopra le nostre teste. Non siamo dei catastrofisti che passano il tempo a immaginare operazioni inesistenti, inique e clandestine, ma dei realisti che ragionano con dati alla mano.
IL GENERALE FABIO MINI HA DATO UNA LEZIONE DI CORAGGIO NON SOLO ALLE ALTE SFERE MILITARI, MA AL MONDO INTERO
Prendo alcune frasi dal mio testo “Storia dell’Igienismo Naturale – da Pitagora alle scie chimiche”, ricordando le conferme del nostro coraggioso generale Fabio Mini, già Capo di Stato Maggiore della Nato e Medaglia d’Oro al Merito della Presidenza degli Stati Uniti. Valdo Vaccaro non è nessuno?
D’accordo. Ma Mini gode di eccellenti referenze in campo militare. Parla di Guerra Mondiale Ambientale già in corso e cita pure gli studi dell’ingegner Thomas Bearden, scienziato di elettronica, fisica quantistica e onde longitudinali, nonché autore del testo America at the Brink (America allo sfascio, o sull’orlo dell’abisso).
D’accordo. Ma Mini gode di eccellenti referenze in campo militare. Parla di Guerra Mondiale Ambientale già in corso e cita pure gli studi dell’ingegner Thomas Bearden, scienziato di elettronica, fisica quantistica e onde longitudinali, nonché autore del testo America at the Brink (America allo sfascio, o sull’orlo dell’abisso).
NESSUNO OSI PARLARE DI CATASTROFISMO
Mini dichiara e scrive che esiste la possibilità, impiegando onde elettromagnetiche RELF (extraordinary low frequency) e VLF (very low frequency), di manipolare tramite l’interazione con ionosfera e magnetosfera, le correnti in alta quota (jet streams) e con esse il clima globale, le grandi correnti oceaniche tipo la corrente del Golfo, le piattaforme tettoniche attivandone le proprietà piezoelettriche, tifoni, terremoti e tsunami, influenzando ad arte la loro insorgenza e lasciandoli montare e svilupparsi per conto proprio. Qualcosa di simile a chi, con un semplice cerino, innesca un gigantesco incendio boschivo.
IL NOSTRO CORPO RIVELA I MISFATTI, NON VA MAI CONTRO SE STESSO ED ESPELLE TUTTO CIÒ CHE GLI È ESTRANEO
Per non parlare di elementi chimici radioattivi e tossici per la salute di tutto il pianeta, disinvoltamente posseduti, immagazzinati e impiegati da chi detiene il potere. Non sarà forse il Morgellons un effetto collaterale ed imprevisto di una sperimentazione di massa? Vogliono stordirci? Ci vogliono ridurre di numero con criteri hitleriani o kissingeriani? Vogliono alterare la nostra fisiologia rendendoci automi e facendo di noi robot obbedienti e comandabili a distanza? Non hanno pensato al fatto che il nostro corpo espelle prima o poi tutto ciò che non è organico?
NESSUN PREGIUDIZIO VERSO UNA NAZIONE RICCA DI ASPETTI POSITIVI
Non esistono pregiudizi contro l’America. Per quanto violento e sanguinario sia stato il suo esordio contro le Comunità degli Indiani Pellerossa, la Nazione Americana, pur con duri contrasti e contraddizioni, ha dimostrato di saperci fare, primeggiando in tutti i rami del sapere e della tecnologia, sviluppando una grande anima basata sulla libertà e sulla capacità del singolo individuo di realizzarsi, di dimostrare coi fatti il suo valore, di ritagliarsi uno spazio vitale e di crearsi spesso una fortuna in termini economici e finanziari.
NON SIAMO PER NIENTE NEMICI GIURATI DELL’AMERICA
Amore travolgente per mille canzoni e per mille cantanti. Non solo Elvis, non solo Roy Orbison, Jerry Lee Lewis e Bob Dylan, non solo Stevie Wonder e Frank Sinatra, ma tanti talenti minori i cui brani non si dimenticano. Profondo legame ideologico con John Tilden, con Isaac Jennings, Sylvester Graham Russel Thacker Trall, John Tilden ed Herbert Shelton, medici e ricercatori straordinari ed irripetibili nel campo della salute e dell’etica. Emozioni forti per gente idealistica del calibro di John Fitzgerald Kennedy, di Robert Kennedy, e di Martin Luther King. Grande simpatia per campioni come Cassius Clay o Muhammad Ali, che ho pure incontrato e boxato per scherzo.
CORSO DI TENNIS DA BOLLETTIERI E MATRIMONIO A PITTSBURGH
Negli anni ’90 ho visitato gli USA in lungo e in largo, dalla Grande Mela a Baltimora, da Chicago a San Francisco, da Los Angeles a Hollywood, da Las Vegas a Miami. Ho fatto dei corsi professionali di tennis, ahimè fallimentari in Florida. Mi sono persino ahimè, o per fortuna non so ancora dirlo, sposato in America a Pittsburgh in Pennsylvania, dove mio suocero Peter Fong aveva un ristorante cinese di grande successo.
DALLE ATOMICHE GIAPPONESI, AL VIETNAM E ALL’IRAQ
Siamo per principio gente che non ama pensare male. Vorremmo fortemente sbagliarci. Ma da un paese come l’America, capace a suo tempo di sganciare delle bombe atomiche sulle teste dei cittadini giapponesi, totalmente ignari e presi alla sprovvista, ci si poteva aspettare di più. Un paese grande, ma falso e pecoraio in politica, capace di inventare l’incidente del Tonchino per avviare la guerra in Vietnam e usare il Napalm della sua poco santa Monsanto, non può darti fiducia. Un paese capace di fantasticare armi proibite nelle mani di Saddam Hussein, come alibi per farlo fuori e devastare l’Iraq, in vista di immense conquiste petrolifere, non può essere creduto.
CHI PRODUCE PESTE PUÒ SOLO RACCOGLIERE MARCIUME
Un paese capace di inventare ex-novo una peste dopo l’altra, dall’Aids, alla Aviaria, alla Suina, all’Ebola, non può essere degna di rispetto. Un paese che autorizza il suo ministero degli esteri Donald Rumsfeld, sotto l’amministrazione George Bush, a imbrogliare 100 paesi tra cui l’Italia, rifilando loro gli odiosi vaccini Tamiflu, fabbricati dalla sua Gilead Sciences Inc, non può pretendere comprensione.
UN DELITTO INSENSATO AI DANNI DI GHEDDAFI
Un paese che, in combutta con Sarkozy e Cameron, e purtroppo in semi-combutta con Berlusconi, ha fatto fuori il colonnello Gheddafi, amico dell’Italia e unico baluardo contro il disordine libico, contro l’Isis e contro l’invasione dei disgraziati africani in cerca di salvezza e di improbabili fortune a nord del Mediterraneo, non può pretendere rispetto e credito dal mondo. Un paese che ha disseminato il pianeta di lacrime e di morti, di cimiteri infiniti dalle croci bianche di ragazzi ventenni mandati a radere al suolo e ad uccidere, e a lasciare la propria pelle in nome di un’America non meritevole di tale sacrificio, non può essere rispettato.
NON SIAMO DEGLI ALLOCCHI E NEMMENO DEI SERVI DELLA GLEBA
Non possiamo sorbire a occhi bendati ogni pozione che ci viene servita. Non possiamo dire di sì ad ogni menzogna che ci viene propinata in tutte le salse. Non possiamo comportarci da ingenui, da allocchi, da colonizzati e sottomessi, da sprovveduti e da babbei, quando la verità è sotto gli occhi di tutti.
Valdo Vaccaro