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Magistratura apre fascicolo sui vaccini, i Sindaci potrebbero sospendere legge 119: ecco come fare.


La Procura di Udine a Marzo, su esposto (VEDI) di Luca Scantamburlo, ha aperto un fascicolo, sul "rischio di contaminazione inorganica di particolato ad alta densità atomica nei vaccini". Un atto senza precedenti che dà ai Sindaci Italiani il potere di una sospensiva cautelare in attesa che si pronunci la Magistratura. Il Segretario Generale del COEMM, Maurizio Sarlo nel frattempo lancia da Merano la raccolta firme per un "Referendum Abrogativo" della Legge 119 del 2017 sull'obbligatorietà dei vaccini.

 
Nei mesi scorsi, - dice in una dichiarazione pubblica Luca - prima che venisse approvato il decreto Legge 73 del 2017, relativo all’introduzione obbligatoria di vaccini voluto dalla Ministra Beatrice Lorenzin, prima di ogni annuncio pubblico, con la successiva conversione nella Legge 119 del 2017, mi ero già attivato con una azione giudiziaria in solitaria. Senza aver dato mandato a un legale con un esposto alla Procura della Repubblica di Udine, sono riuscito a persuadere il Magistrato ad aprire un procedimento, e tra l’altro lo stesso magistrato ha ritenuto utile che il procedimento avesse una rilevanza penale, riguardo la sicurezza nei vaccini. Il mio esposto, infatti, verteva soprattutto sul rischio di contaminazione inorganica di particolato ad alta densità atomica, micro e nano dimensionato e tutto quello che concerne.
Con l’ausilio del lavoro di Montanari e Gatti, con le loro analisi in laboratorio pubblicate e soprattutto attraverso una pubblicazione americana degli anni ’80 che ho individuato, la quale aveva già evidenziato un inquinamento da parte di elementi inorganici, fra l’altro alcuni di questi elementi sono dei metalli pesanti, sono riuscito a convincere il giudice.
Montanari e Gatti, con grande intelligenza, con grande sforzo e grande volontà sono riusciti ad approfondire la questione relativa la sicurezza, che era già stata evidenziata negli Stati Uniti.
Questo esposto aperto a Udine, a marzo 2017, è stato trasferito per competenza alla Procura della Repubblica di Roma.
Contemporaneamente alla mia azione, anche il Codacons Torino, aveva depositato un esposto presso la Procura di Torino, e li il Pubblico Ministero aveva aperto un procedimento non penale, senza ipotesi di reato, sempre sulla presenza di sostanze non segnalate all’interno dei vaccini a potenziale rischio e danno della salute.
Dopo aver parlato con un legale ho appreso una incredibile notizia, ogni sindaco italiano avrebbe facoltà, in veste di primo cittadino, ufficiale di Governo, massima autorità sanitaria locale, se lo vuole, a sua discrezione, di attivarsi con una ordinanza d’urgenza a tutela della salute pubblica di sospendere il recepimento della Legge 119 del 2017, in via cautelare in attesa di capire meglio cosa diranno le indagini della Magistratura romana.
Se qualunque Sindaco lo farà, per verificare i profili coercitivi e discriminatori in base a delle indagini che sono in corso da parte della Magistratura e accertare la dimensione di rischio, di danno alla salute, rispetto a queste sostanze inquinanti, già rilevate più volte in laboratorio, se lo farà, il Ministero della Salute potrà protestare quanto vuole ma non potrà fare nulla. Non potrà fare Nulla! - ripete e chiude Luca Scantamburlo.
 

Elementi nuovi che mettono in mano ai Primi Cittadini di ogni comune italiano strumenti concreti per una risposta civile all’atto di forza imposto dal Governo.
Dello stesso parere anche il Segretario Generale del Coemm, Maurizio Sarlo, che sull’argomento Vaccini ha mobilitato i suoi e lanciato la scorsa settimana da Merano una raccolta firme referendaria per abrogare l’obbligatorietà della 119 del 2017.
 
Noi siamo per la libertà di scelta - dichiara Sarlo. - Non siamo contro i vaccini anzi. Riteniamo che lo Stato debba prima di tutto garantire la salute, la sicurezza dei cittadini  e la costituzionalità delle sue Leggi.
Il Ministero avrebbe dovuto produrre analisi pubbliche molecolari della garanzia che i vaccini sono puliti e sani e successivamente non ci sarebbe stato bisogno nemmeno di rendere obbligatori i piani sanitari. Qualunque genitore di buon senso di fronte ad uno Stato che con trasparenza mostra il contenuto di una sostanza che va iniettata dentro al corpo dei propri figli ha il diritto di poter scegliere.
Ci batteremo con coraggio e lealtà - conclude Sarlo - perché pretendiamo che ogni cittadino si senta sempre sereno di fronte al volto paterno dello Stato.
 
di SILVIO APARO

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