girlzonia copertina stella

• Est. GirlZonia 2024 • Your beauty haven •

PRIMA VOLTA A LIVELLO MONDIALE ( 2017 ) GLI SCIENZIATI CHE STUPISCONO IL MONDO !!! DOTT ANTONIETTA GATTI - DOTT. GIUSEPPE VISANI LA LEUCEMIA E' LEGATA ALL'INTOSSICAZIONE DA METALLI PESANTI


Antonietta-Gatti-Scienziata
Nella foto Antonietta M Gatti Fisico e bioingegnere esperta in nanopatologie.


LA DOTT. GATTI ESPRIME IL SUO SOGNO: 

"che si riesca a trovare un modo per togliere queste nanoparticelle dal sangue e che si possa così assistere ad una guarigione dalla malattia".


Il Dott.GIUSEPPE VISANI il luminare che tiene le redini del reparto di Ematologia di Pesaro e che non smette di far parlare di sé, quando si tratta di scoperte scientifiche senza precedenti
.


Non ultima quella recentemente divulgata sulla leucemia acuta mieloide, condotta dal Team interdisciplinare guidato dal Dott. GIUSEPPE VISANI e dalla Prof.ssa ANTONIETTA GATTI:
Per la prima volta a livello mondiale è stata rilevata, nel sangue dei malati di questa forma di leucemia, una concentrazione particolarmente alta di frammenti di sostanze inorganiche, quali i metalli pesanti; nell’ipotesi che la malattia possa regredire ridimensionando il contatto profondo con questi materiali, la scoperta apre nuove prospettive di ricerca sia dal punto di vista della genesi dei tumori, sia in senso terapeutico, sia in ambito di prevenzione.

QUAL'E' IL SIGNIFICATO DI QUESTA SCOPERTA?
Le nanoparticelle sono dei frammenti di sostanze chimiche, quali, appunto, i metalli pesanti (piombo, rame, zinco, alluminio, ecc..), di dimensioni molto piccole, presenti nel pulviscolo ambientale che respiriamo o che ingeriamo con i cibi contaminati. 

Grazie a tecniche particolarmente sensibili (utilizzo di un microscopio elettronico a scansione di tipo ambientale ad alta risoluzione e spettrometria a dispersione d’energia) quelle indebite presenze possono essere evidenziate nel corpo umano (sangue e midollo osseo) e così dimostrare l’esposizione a contaminazioni ambientali.

Il team composto dal DOTT. VISANI, dalla DOTT. GATTI e da collaboratori ha scoperto che la concentrazione di questi frammenti inorganici nel sangue di persone ammalate di leucemia acuta mieloide è molto più elevata rispetto a quello di persone sane.
Inoltre, il gruppo di ricercatori ha messo in evidenza un fenomeno secondo cui le particelle vengono ricoperte da una specie di “anello di Saturno proteico” (protein-corona), cioè composto da proteine del sangue le quali, denaturandosi, attivano il sistema immunitario.

La presenza di particelle solide ed inorganiche in questi pazienti e la visualizzazione della loro interazione con componenti del sangue induce ad ipotizzare una correlazione tra la patologia ed esposizioni ad un inquinamento ambientale particolare micro- e nanodimensionato. Il contatto profondo con questi materiali non biocompatibili e a volte chimicamente tossici potrebbe contribuire al processo della malattia.

Di conseguenza, la documentazione di nanoparticelle metalliche identificate per forma, dimensione e composizione chimica nel sangue di pazienti con leucemia mieloide acuta apre nuove prospettive di ricerca sia in ambito di genesi dei tumori, sia in senso terapeutico, sia in ambito di prevenzione.

LA DOTT. Antonietta Gatti termina la sua relazione esprimendo il suo sogno: che si riesca a trovare un modo per togliere queste nanoparticelle dal sangue e che si possa così assistere ad una guarigione dalla malattia. "Ma nel frattempo c'è molto lavoro da fare...", prosegue la dottoressa "dobbiamo capire perché queste nanoparticelle rimangono presenti in una così elevata concentrazione nei malati di leucemia acuta, e la ricerca scientifica da portare avanti in tal senso è ancora molto lunga.

Il Dott. Visani, in conclusione della conferenza stampa, ha ringraziato tutti i collaboratori che hanno reso possibile il raggiungimento di questo inedito risultato, tra cui anche AIL Pesaro, che da anni sostiene con forza e determinazione la ricerca scientifica portata avanti dalla sua illustre Equipe.

Questa scoperta è stata pubblicata su “Leukemia Research”, una tra le più autorevoli riviste mondiali sulle malattie ematologiche.

macrolibrarsi un circuito per lettori senza limiti;