☰☰✈Geoingegneria Clandestina con annesse Scie chimiche dall'Inglese: Chemtrail. Una atroce verità contornata da una negazione mercenaria e criminale foraggiata dalle lobby del farmaco e mistificata dalla mafia mercenaria dello Stato canaglia.☰☰✈
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Due chicche dalla Rete.
Il potere è il disonore dell’uomo. (E. Morante)
AGGIORNAMENTO:
In queste ore, dalle 18:12 del 17 febbraio 2016, il blog Tanker enemy è stato oscurato. E' un blocco il cui mandante è il Ministero dell'Interno. Si può però aggirare accedendo attraverso "http://anonymouse.org/" oppure usando browser diverso da Chrome e Firefox o ancora andando su "Dettagli" e proseguire ignorando il falso allarme in puro stile cinese. Il fatto è che siamo in l'Italia e non in Cina, anche se qualcuno si illude ancora che questo sia un paese democratico.
L'articolo che segnalava le gesta del portavoce dell'ex ministro dell'ambiente Clini (questo) ha provocato la scomposta ed idiota reazione del Governo, con l'immediato oscuramento del blog Tanker enemy. Infatti, pochi minuti dopo la pubblicazione del post, abbiamo ricevuto prima la visita di un noto disinformatore legato al Ministero dell'Interno e, subito dopo, quella dei responsabili di Google i quali, diligentemente, hanno operato il blocco. Non dimentichiamo che l'azienda di Mountain View aveva già fatto pulizia (sempre su richiesta del Governo italiano) sui suoi motori di ricerca in relazione alle tracce lasciate sulla Rete da agenti del Ministero della Giustizia. Tracce che coinvolgevano direttamente personale in divisa, impegnato a vario titolo in opera di stalking e discredito a danno dei fratelli Marcianò. Quegli stessi agenti che poi vestono i panni dei tutori della legge dentro e fuori i palazzi di Giustizia, che suggeriscono ai Pubblici Ministeri perquisizioni in casa nostra e sul luogo di lavoro e che testimoniano a favore del diffamatore Angelo Nigrelli e soci.
Tutt'ora l'oscuramento è operativo e si sta estendendo ad altri browser. E' chiaro che questo attacco alla libertà d'espressione è il segno di debolezza da parte del regime e ce ne compiaciamo. Purtroppo, però, chi non ci conosce si terrà alla larga dal blog, proprio per via di questo infame atto terroristico di stampo mafioso. Non ci resta che segnalare... l'"errore" aquesto link e sperare in un ripensamento dei censori di Stato e dei loro paggi. Comunque, giacché l'ordine arriva dai piani alti, abbiamo poche chance di tornare allo stato precedente. Ci scusiamo per il disagio. Questo è il dazio che si paga se si vuole informare.
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La testata di regime “Liberoquotidiano” (la solita inversione orwelliana)riferisce a proposito delle testimonianze contraddittorie fornite da Andrea Ravagni, sedicente fidanzato di Valeria Solesin. Le bugie sono come le ciliegie: una tira l’altra. Così, la bagarre del Bataclan (13 novembre 2015), nata come sceneggiata, anzi scemeggiata ad uso e consumo di un popolino formato da teledeficienti, si arricchisce delle incongruenze attribuibili al barbuto moroso di Valeria Solesin, rischiando di mandare all’aria l’intero edificio di menzogne costruito attorno all’operazione falsa bandiera, funerali di Stato compresi.
Di seguito l’articolo in oggetto.
“A distanza di mesi dall'orrore del Bataclan di Parigi, arriva una nuova testimonianza di Andrea Ravagni, il fidanzato di Valeria Solesin, la ragazza italiana morta insieme con altre 92 persone (9 e 2 dà 11…, n.d.r.) nella carneficina jihadista (sic!) del teatro francese. Andrea ricorda il momento in cui dentro alla sala d'opera non ha più sentito raffiche di mitra. Quindi qualcuno lo ha toccato e gli ha suggerito: "È tutto finito. Alzati". E ancora, Andrea racconta: "Rimasi lì, abbracciato a Valeria, finché una testa di cuoio mi disse che era tutto finito". Una ricostruzione che, però, desta qualche sospetto. Si ricorda, infatti, che dopo la strage Valeria fu cercata per giorni: era data per dispersa. Inoltre lo stesso Andrea raccontò che si erano persi di vista durante l'attacco. Versioni palesemente discordanti ed inconciliabili. Ora, restano i dubbi: perché Andrea si è così nitidamente contraddetto? Qualcosa non torna”.
Ci siamo recentemente imbattuti in uno scartafaccio scritto da un paranoico (usiamo “paranoico” nel senso letterale del termine, ossia come colui che non riuscendo ad accettare la realtà, se ne crea un’altra allucinatoria). [1] Ci si chiederà che cosa lo distingua dagli innumerevoli e stereotipati brogliacci scritti (male!!!) dai soliti alienati appartenenti alla setta dei negazionisti. Sì, senza dubbio il misero articolo è vergato in modo ignobile e contiene affermazioni ancora più ignobili (già il titolo è costellato di strafalcioni), ma non è questo a renderlo un unicum. A farlo spiccare è l’autore! Chi è costui? Suonino le fanfare! Tale Jacopo Giliberto, portavoce dell’ex, insigne Ministro dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare (un’altra inversione orwelliana) Corrado Clini. Se il rappresentante del titolare di cotanto dicastero ardisce disinformare sulla geoingegneria clandestina in modo così vergognoso, che cosa ci si può attendere dalle istituzioni? Niente! Proprio quello che ci siamo sempre attesi.
[1] La paranoia è contraddistinta da sintomi del delirio (interpretazioni, illusioni, percezioni deliranti, fabulazioni, intuizioni): sono segni ampiamente riconducibili ad una patologia della convinzione, patologia che si concretizza con una polarizzazione di tutte le forze affettive nel senso di una costruzione farneticante che subordina tutta l’attività psichica ai propri fini. Sono deliri relativamente coerenti, logici nella loro illogicità, relativamente plausibili. E’ evidente che il ritratto del paranoico combacia con quello di molti negazionisti alias disinformatori.
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